MICHELE CUCUZZA CHIUDE GLI INCONTRI EDITORIALI DEL MAGNA GRAECIA FILM FESTIVAL

Il libro è un report su quanto realizzato da Mauro Ferrari, il matematico che ha perso la moglie a causa di un tumore. Lo studioso ha deciso di impiegare tutta la sua vita nella ricerca per trovare un modo efficace per prevenire e combattere questo male considerato incurabile.

Michele Cucuzza ha avuto modo di incontrare Ferrari a Houston insieme alla sua equipe di ingegneri, biologi, medici ed il libro descrive il lavoro svolto da questi studiosi.
La giornalista Eugenia Ferragina, dopo aver ringraziato il sindaco di Squillace, Guido Rhodio e l’assessore alla Cultura, Berenice Brutto, ha ricordato i punti salienti della carriera di Michele Cucuzza.
“Noi non sappiamo ancora bene la fonte del cancro ma, sicuramente, è importante lo stile di vita che facciamo (un’alimentazione controllata, un’attività sportiva costante) – ha dichiarato Cucuzza – . Secondo il dottor Ferrari la prevenzione deve essere al primo posto e la diagnosi precoce è fondamentale. Il cancro è come la vita, c’è e ci sarà sempre però, si può farlo diventare una malattia cronica, come il diabete”.
Ferrari ha applicato le nanotecnologie alla medicina.  Il meccanismo è molto semplice: si creano delle ghiandole artificiali capaci di rilevare il cancro e somministrare autonomamente il medicinale; con la chemioterapia, invece, solo una cellula su 100 mila raggiunge il bersaglio e vengono disperse sostanze tossiche nell’organismo.
La scoperta di Ferrari è ancora in corso di sperimentazione ma, è molto chiaro che il futuro della medicina è nelle sue mani: a breve, nessuno morirà più di cancro!

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