Intervista a Silvia Amaru- Candidata DSDS 2012

(c) RTL / Stefan Gregorowius

Non è la prima volta che sei “in scena”. Quale è la differenza tra il palcoscenico teatrale e quello della TV?

Per me ci sono diverse differenze. Quando si va in scena a teatro si recita una parte che, in genere, si è ripetuta diverse volte e, con ogni rappresentazione, migliora e diventa sempre più parte di te. In TV, invece, ogni volta devi reinventarti, calarti in qualche cosa di nuovo. Hai avuto sì modo di prepararti prima, ma lo spettacolo va in scena una volta sola.
Infine, e forse è quello che mi fa u effetto maggiore, è che in teatro ci sono al massimo 1.000 spettatori, mentre, quando ti esibisci in TV lo fai davanti a milioni di persone e non riesci ad avere immediatamente risposta della loro reazioni.

Sei abituata a lavorare duro?

Sì, sin da piccola. Ho dato una mano ai miei genitori nel ristorante, ho colto ogni occasione per potermi esibire, imparato a suonare alcuni strumenti e a danzare.

Anche il lavoro a DSDS è duro?

Sì, è duro prepararsi, specialmente quando ci sono canzoni che non ti piacciono e devi affrontare il giudici. A me non è piaciuto cantare, per esempio, la canzone “Hot ‘n cold” di Katy Perry, perchè non la sentivo mia.

Quale canzone invece ti piacerebbe?
Adoro Alicia Keys e mi piacerebbe potermi esprimere interpretando diverse delle sue canzoni.

 

Cosa vedi nel tuo futuro?

Oltre cantare, mi piace anche scrivere musica. Mi piacerebbe rimanere nel mondo della canzone, come cantante o come autrice. Anche diventare insegnante di musica non mi dispiacerebbe.

Il tuo rapporto con l’Italia?

Ottimo. A casa, con i miei genitori parlo italiano e ogni estate andiamo in Sicilia, regione di origine dei miei genitori.

 

Elisa Cutullè

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *