La prima cosa che viene in mente è: è lo spettacolo perfetto per Capodanno… brillantini, lustrini, spumante e musica “leggera”.
“Lieber reich aber gluecklich” ha avuto la sua prima il 31 dicembre 2012 e sarà in programma fino a Luglio nella produzione dello Staatstheater di Saarbruecken.
Orchestra e solisti si crogiolano in diverse arie ed estratti dalle opere di Lehár e Johann Strauß, con ritmi di Walzer,Polka e Csárdás. È come se l’impero austroungarico fosse arrivato nel Saarland. La messa in scena nella Alte Schmelz di St. Ingbert, costruzione dall’essenzialità dell’era industriale, riesce a mettere ancora più in evidenza l’opulenza della rappresentazione.
La narratrice, Brigitte Heusinger, ha guidato gli spettatori attraverso la serata, introducendo sia i pezzi cantati che fornendo alcune informazioni sia sul luogo della rappresentazione che su autore, periodo e storia del periodo di creazione.
Lo spettacolo del 25 maggio è stato diretto Ulrich Cornelius Maier e tra i solisti, Yitian Luan ha sostituito Elisabeth Wiles. Pur considerando che la sostituzione è stata fatta solo il giorno prima, la magia dello spettacolo veniva regolarmente interrotto quando Ytian doveva cantare , visto che era più che evidente come consultasse lo spartito e cercasse di ovviare alle insicurezze musicali. Probabilmente essere accato a Sofia Fomina che con la sua voce possente riusciva a staccarsi dall’orchestra e raggiungere toni chiari e modulati, ogni imperfezione viene maggiormente messa in evidenza. Per quanto riguarda i solisti maschili, Janos Ocsovai riusciva raramente a staccarsi dall’orchestra nonostante la sua presenza scenica non fosse certo da meno a quella die Rupprecht Braun e Stefan Roettig. Particolarmnte simpatici quando i tre solisti si sono esibiti nella coreografia (curata da Gaetano franzese) del Weibermarsch da La vedova allegra di Lehar.
Elisa Cutullè