
Con Indomabili creature Apalós, casa editrice fondata a Siracusa nel 2023 da Silvio Aparo e Rossella Rapisarda, ripropone al lettore contemporaneo la straordinaria figura di Anna Franchi. Giornalista, critica d’arte, femminista, attivista politica, ha vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento ed è stata sostenitrice di molte battaglie per i diritti civili.
In questo volume viene ripubblicato, per la prima volta dal 1902, il suo saggio Il divorzio e la donna: appello politico e sociale a favore di una legge sul divorzio.
Per Anna Franchi, che visse in prima persona le difficoltà (soprattutto economiche) dovute alla separazione dal marito, la libertà di divorziare avrebbe significato l’inizio di una nuova dignità per la donna, un passo essenziale verso l’autodeterminazione, la giustizia e l’uguaglianza che avrebbe liberato non solo le donne, ma l’intera società.
Fu una delle prime femministe a teorizzare l’importanza di una cooperazione attiva tra uomini e donne nella lotta per l’emancipazione.
Il testo di Anna Franchi è corredato dagli interventi di Costanza DiQuattro, che ha curato l’intera pubblicazione, nei cui passaggi si delinea la figura e il pensiero dell’autrice con chiarezza:
“Franchi esprime chiaramente che le donne devono avere la libertà di scegliere il proprio destino, senza essere vincolate a relazioni dannose o oppressive. Del resto lei visse in un periodo in cui le donne erano spesso relegate a ruoli subordinati e privi di diritti, e la questione del divorzio rappresentava un aspetto cruciale della loro condizione…Franchi riconobbe che le ingiustizie subite dalle donne non erano solo un problema femminile, ma un riflesso di una società maschilista che opprimeva entrambi i sessi. Le norme sociali e culturali che limitavano le libertà delle donne danneggiavano anche gli uomini, intrappolandoli in ruoli rigidamente definiti. Questo approccio inclusivo le consentì di vedere la lotta per i diritti delle donne come una questione di giustizia universale, in cui tutti, indipendentemente dal genere, avrebbe da ro beneficiato da una società più equa.”
