Stoccolma, fine Ottocento: Martin Birck è un bambino che ama la sua famiglia, beneducato e gentile. Ma è già diverso dagli altri: sta spesso in disparte, vive nei sogni e nell’immaginazione, ha sempre nostalgia dell’altrove, a Natale dell’estate, in estate della neve e della magia del Natale. Passano gli anni e Martin è un ragazzo diplomato che spera di diventare un poeta e si augura un amore infelice e un posto all’Accademia Svedese, o di vivere da eremita e scrivere per aprire gli occhi all’umanità sul senso della vita e la verità. Ma qual è la verità? Martin la cerca mentre tenta di partecipare ai rituali dei suoi compagni borghesi: un lavoro nella pubblica amministrazione, le serate all’opera, le bevute al bar. Ma «cosa ne abbiamo fatto della vita?» si ripete.
Hjalmar SÖDERBERG
Nato a Stoccolma nel 1869, borghese e cittadino, osservatore critico della società contemporanea, sensibile interprete della crisi di fine Ottocento, è fra le maggiori figure della letteratura svedese. Esordisce con Smarrimenti (1895), che gli dà un immediato successo, ma con le polemiche che seguono regolarmente la pubblicazione di ogni suo libro. Dopo Il disegno a inchiostro (1898), La giovinezza di Martin Birck (1901), Il dottor Glas (1905), scrive Gertrud, il dramma da cui Dreyer trae l’omonimo film e i cui temi e personaggi sono fortemente legati a Il gioco serio, romanzo della piena maturità che finirà per essere l’ultimo: per i rimanenti trent’anni, si dedicherà, ateo, a studi biblici e storici e al giornalismo militante. Muore nel 1941.
TRADUZIONE E POSTFAZIONE DI: Massimo Ciavarolo
PP. 224
NAZIONE: Svezia
COLLANA: Gli Iperborei
NUMERO DI COLLANA: 381
ISBN: 9788870916812
PREZZO DI COPERTINA: € 17,50