I funerali sovietici che hanno fatto la storia

I funerali hanno molto da raccontare sulla società e la politica di un Paese. Una riflessione sulla propaganda legata al rito funebre nell’ex Unione Sovietica può offrire oggi strumenti utili per capire i fenomeni che stanno scuotendo la Russia contemporanea, dove un allarmante culto della morte per la patria ha preso piede nella rivalutazione putiniana del passato medievale riletto in chiave filostaliniana.
Sono state scelte esequie che hanno lasciato tracce significative nella vita della nazione (Lenin, Stalin, Majakovskij, Gagarin e altri fino a Gorbačëv e Prigožin). L’analisi si basa sulla componente visuale degli eventi e su testimonianze scritte, valutando la relazione tra popolazione e governo, la strumentalizzazione di spettacoli funebri organizzati per coinvolgere la cittadinanza e stabilizzare il potere o, viceversa, quando frutto di assemblee spontanee per l’omaggio a una figura non allineata, sfidarlo e metterlo in difficoltà.

 

L’autore

Gian Piero Piretto, docente di Cultura russa e Metodologia della cultura visuale all’Università degli Studi di Milano, ha tradotto opere di Čechov e altri autori russi e ha firmato importanti studi sulla storia della cultura sovietica. Nelle nostre edizioni ha curato Memorie di pietra. I monumenti delle dittature (2014), e pubblicato Gli occhi di Stalin. La cultura visuale sovietica nell’era staliniana (2010), Quando c’era l’URSS. 70 anni di storia culturale sovietica (2018), Vagabondare a Berlino (2020), Eggs Bendedict a Manhattan (2021) e L’ultimo spettacolo. I funerali sovietici che hanno fatto storia (2023).

Gian Piero Piretto
L’ultimo spettacolo – I funerali sovietici che hanno fattola storia

Raffaello Cortina Editore

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