10 libri sul mondo che cambia

 


Quanto inciderà la nuova corsa allo spazio sugli equilibri internazionali? Quali conseguenze avrà il cambiamento climatico sulle nostre società? E come sta cambiando il ruolo delle grandi potenze in un quadro di competizione globale? Per comprendere la politica internazionale e orientarsi in un mondo che cambia sempre più velocemente, ecco una selezione di 10 letture estive consigliate dagli analisti dell’ISPI.

 

The Cosmos Economy- The Industrialization of Space  di Jack Gregg

La nuova economia dello spazio inaugura frontiere geopolitiche ed economiche vaste e ancora poco conosciute. La riduzione dei costi dei lanci spaziali offre sempre più opportunità agli stati, ma anche ai privati, di accedere alla nuova “corsa” all’universo, sfruttarne le risorse e stabilire una presenza stabile dell’uomo su corpi celesti quali Marte e la Luna. Quali sono le sfide e gli ostacoli sulla strada per una solida economia spaziale? Che impatto avrà il boom della nuova economia spaziale sul commercio e sull’economia terrestri?

 

La terra inabitabile – Una storia del futuro di David Wallace-Wells

Cosa significa vivere su un pianeta in cui non siano state adottate le misure necessarie per frenare il riscaldamento globale? È questa la domanda a cui, dati alla mano, il libro di David Wallace-Wells cerca di rispondere. Gli scenari che prendono forma sono inquietanti: carestie, siccità, allagamenti, esodi e impoverimento di intere comunità, con conseguenze dirompenti anche sull’assetto politico dei paesi e delle relazioni internazionali. Solo negli ultimi quarant’anni sono state prodotte quasi la metà di tutte le emissioni nella storia del pianeta. Questo libro è un monito: senza seria (e immediata) transizione energetica ed economica, ecco che la storia di un futuro “inabitabile” è già alle porte.

 

Effetto Bruxelles – Come l’Unione Europea regola il mondo di Anu Bradford

Ma chi l’ha detto che l’Unione Europea non conta nulla sullo scenario internazionale? Grazie all’integrazione e alle regole del mercato unico, l’UE riesce ad essere un punto di riferimento globale per la definizione di standard e regole che, in maniera spesso implicita, disciplinano produzione, commercio e tutela dei lavoratori e dei consumatori in tutto il mondo attraverso gli accordi internazionali stipulati da Bruxelles. È il cosiddetto “Brussels Effect”, esempio più concreto del “soft power” europeo. Anu Bradford offre una visione forse un po’ottimistica del ruolo che l’UE svolge nel mondo, ma originale, stimolante ed estremamente approfondita.

 

Is Russia Fascist? Unraveling Propaganda East and West di Marlene Laruelle

Per la maggioranza dei russi, il “fascismo” è il male assoluto. A settant’anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, il consenso intorno alla vittoria dell’Unione Sovietica sul nazi-fascismo rimane una componente fondamentale della coesione sociale e culturale in Russia, tanto che nemici e oppositori vengono spesso etichettati come “fascisti”. Eppure, fuori dai confini russi, negli ultimi anni è emersa una narrativa opposta, soprattutto nelle alte sfere delle amministrazioni USA e per via dell’annessione della Crimea in 2014: quella che accusa lo stato russo o il suo leader di fascismo. Ma la Russia di Putin è davvero diventata “fascista”?

 

The Long Game – China’s Grand Strategy to Displace American Order di Rush Doshi

Dove vuole andare la Cina e come si immagina il futuro dell’ordine mondiale nel 2049, il centesimo anniversario della fondazione della Repubblica Popolare? Pechino medita su come sorpassare gli Stati Uniti, ma la sfida è tutt’altro che chiusa. Rush Doshi non è solo uno dei ricercatori statunitensi più noti agli appassionati di Cina, ma da qualche tempo è anche un funzionario di punta del National Security Council di Joe Biden. Un motivo in più per non perdere di vista The Long Game.

 

China Risen? Studying Chinese Global Power di Shaun Breslin

“All politics is local” dirà qualcuno, non solo nel mondo anglosassone. E questo è vero anche per la politica estera della Repubblica Popolare, nella cui strategia globale convivono una miriade di interessi particolari ben rappresentati a Pechino ma anche nelle altre zone del paese. Con China Risen Shaun Breslin ci porta alla scoperta non solo del policy-making cinese, ma anche dei dibattiti e dei preconcetti che informano il processo decisionale della leadership cinese.

 

Sotto lo stesso cielo di Giulia Pompili

L’Asia è ormai la regione del mondo più discussa della politica internazionale. Ma mentre gran parte delle storie che arrivano da Oriente riguardano spesso esclusivamente la Cina, Giulia Pompili compie un’operazione nobile dando il proprio (meritato) spazio a Giappone, Corea del Sud e Taiwan, paesi che non arrivano a occupare i titoli di prima pagina ma che stanno contribuendo a rendere l’Asia il continente del ventunesimo secolo. Sotto lo stesso cielo ci porta alla scoperta di nazioni complesse attraversate da grandi contraddizioni, convintamente democratici ma costretti a convivere con Pechino, e dove non esiste “cultura” che non abbia il suo aspetto politico. Una lettura necessaria per ricordarci che, in Oriente, non mancano mai storie da raccontare.

 

The Daughters of Kobani – A Story of Rebellion, Courage, and Justice di Gayle Tzemach Lemmo

The Daughters of Kobani si avvale del contributo di anni spesi sul campo per raccontare l’esperienza di quelle donne curde che, in una Siria sconvolta dalla guerra civile e sotto la costante minaccia di Isis, hanno deciso di imbracciare le armi e combattere per difendere il territorio rivendicato dal Califfato. Dietro alle testimonianze dirette delle loro battaglie (non solo militari, ma anche civili) vengono mostrate tutte le complesse realtà geopolitiche che hanno caratterizzato il lungo dramma del conflitto siriano.

 

Ho rifiutato il paradiso per non uccidere di Walimohammad Atai

Attraverso l’esperienza diretta dell’autore, il libro offre uno spaccato della vita quotidiana nel complesso contesto dell’Afghanistan, dove le armi non tacciono da decenni e dove gli effetti del conflitto e dell’instabilità permeano ogni aspetto della società. In un paese dove i più giovani hanno solo la guerra come metro di confronto, l’istruzione diviene l’unico mezzo di resistenza per affermare la propria libertà di fronte agli orrori del fanatismo e del fondamentalismo.

 

Jihadists of North Africa and the Sahel – Local Politics and Rebel Groups di Alexander Thurston

Soldati di Dio in terra, così spesso si autodefiniscono i jihadisti. Eppure, nella vita del miliziano islamista c’è molta più mondanità di quanto professato. Con un’indagine scrupolosa del funzionamento interno di questi gruppi presenti in Nord Africa e nel Sahel, Alexander Thurston ci racconta una vita interna dell’organizzazione molto più “politica” di quanto non appaia dall’esterno. D’altronde, non è poi così difficile immaginare che anche il jihadismo debba sottostare alle logiche di consenso e competizione che sono proprie di tutti i fenomeni sociali.

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