DIECI PAROLE PER UCCIDERE

Luce non è disposta ad accettare la soluzione più facile, quella che consentirebbe di chiudere il caso senza troppe complicazioni. La tenacia di Luce si scontra con la svagatezza del Vicequestore Binaschi, sempre più assente e rassegnato, e con le resistenze del Dottor Rufillo, il magistrato inquirente che aspira a una carriera politica. Soprattutto, Frambelli dovrà combattere con una mentalità che vede lo straniero come il colpevole ideale, il capro espiatorio da sacrificare a prescindere. È una lotta contro i pregiudizi, nel tentativo di stabilire una verità assoluta. Sempre che questo sia possibile, perché la verità è una dea dalle molte facce e tu vedrai solo quella che ti assomiglia.

Marina Bertamoni è nata a Milano il 10 settembre 1961. Laureata in Scienze Geologiche, lavora in una multinazionale dell’energia. Vive con la sua famiglia a Vizzolo Predabissi, in provincia di Milano. Da sempre appassionata di letteratura gialla e thriller, da una decina di anni scrive romanzi e racconti di quel genere intrigata dalla sfida di comporre trame nelle quali ogni tassello trovi la propria esatta collocazione, all’interno di un mosaico perfetto e sorprendente. Con il romanzo La Dea della Luna (Edigiò) ha vinto nel 2008 il “Premio Nazionale Nero Wolfe” e nel 2011 ha ricevuto la Menzione d’Onore del “Premio Letterario Internazionale Santa Margherita Ligure-Franco Delpino”. È stata inoltre finalista al “Premio Letterario Mario Casacci – Orme Gialle” e al “Premio Letterario Garfagnana in Giallo”, nonché segnalata al premio “Giallo sui laghi”. Nel 2014 ha pubblicato il romanzo Camping Soleil (I Sognatori), vincitore della III Edizione del “Concorso Letterario Internazionale Il Picchio – Città di San Giuliano Milanese”. Nel 2016 Chi Muore Giace si è classificato secondo al “Premio Letterario Giallo Garda” (Sezione Inediti). Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato Chi Muore Giace (2017).

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