L’Associazione Laboratorio dei sogni organizzatrice del VII Kalat Nissa Film Festival ha assegnato il Premio alla Carriera all’attrice Milena Vukotic, un’icona del cinema che ha lavorato con i più grandi registi della storia del Cinema, ma anche in televisione e a teatro.
L’attrice, famosa per la sua versatilità, è stata capace di destreggiarsi con vari registri interpretativi che le hanno permesso di impersonare una vasta gamma di personaggi. Già vincitrice di un Nastro d’argento (1994) come miglior attrice non protagonista nella saga legata al ragionier Fantozzi, nel 2002 ha ricevuto il premio ‘Eleonora Duse’ per la sua rilevante carriera teatrale, nel 2007 il Ciak d’Oro alla carriera cinematografica e nel 2014 la nomination al David di Donatello (2014), come miglior attrice non protagonista per il film “La sedia della felicità” di Carlo Mazzacurati.
Ha recitato al cinema con registi del calibro di Luis Buñuel, ne “Il fascino discreto della borghesia”(1972), “Il fantasma della libertà”(1974) e “Quell’oscuro oggetto del desiderio”(1977), Fellini in “Giulietta degli Spiriti” (1967) e “Tre passi nel delirio” (1968), Monicelli in “Amici miei” (1975) e “Amici miei – Atto II” (1982), Scola ne “L’arcidiavolo” (1966) e “La terrazza” (1982), e poi ancora Festa Campanile, Loy, Lattuada, Risi, Bolognini e Damiani. Negli ultimi anni si ricordano le sue partecipazioni a “Saturno contro”(2006) e “Un giorno perfetto” (2008), di Ferzan Özpetek, “Scontro di Civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio”(2009), di Isotta Toso, fino al recente “Orecchie” (2016) di Alessandro Aronadio.
E’ stata anche molto attiva anche in televisione partecipando a numerosi sceneggiati di successo, come “Il giornalino di Gian Burrasca”(1964), di Lina Wertmüller, tratto dal libro omonimo, e “Nel mondo di Alice”(1974), di Guido Stagnaro, ispirato alla celebre fiaba di Lewis Carroll. La serie più nota in cui ha recitato negli ultimi tempi, è “Un medico in famiglia”.
A teatro ha lavorato con la compagnia Morelli-Stoppa nel 1982 con “Oh, che bella guerra” e nel 1983 con il pirandelliano “Così è se vi pare”. La sua carriera teatrale l’ha vista confrontarsi con registi come Franco Zeffirelli, Giorgio Streheler, Paolo Poli e Jean Cocteau.
Il Kalat Nissa Film Festival 2017, che si terrà a Caltanissetta dal 25 al 27 maggio, è giunto alla sua VII edizione ed è organizzato dall’Associazione cinematografica e culturale “Laboratorio dei sogni” e Patrocinato attualmente dal Comune di Caltanissetta e dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Caltanissetta.
Il concorso cinematografico internazionale, in progressiva crescita, quest’anno registra la presenza di 1318 cortometraggi, provenienti da 76 nazioni tra i quali l’Iraq, l’Australia, gli Stati Uniti d’America, Messico, Colombia Giappone, Bangladesh la Siria, Timor est.
A decretare il vincitore sarà per l’edizione 2017 una giuria composta da: Lajos Koltai, Presidente Onorario (2 David di Donatello); Stefania Berbenni: Giornalista, (Panorama); Stefania Casini, Produttrice, Regista, Attrice e Giornalista; Nicoletta Ercole, Costumista; Andrea Purgatori, Giornalista e Scrittore e Sceneggiatore; Giancarlo Soldi, Regista; Alessio Gelsini Torresi, Direttore della Fotografia. Anche quest’anno verrà assegnato il premio del sonoro dalla giuria del GTCS (Gruppo tematico per la cinematografia sonora).
Tra i media partners di quest’anno nuovamente Tutto digitale e new entry la rivista “Italia a tavola” in sostituzione di Affari italiani.