L’illusione della danza?- Incontro con Ilaria Angelicchio

IlariaPhotocredit: Karen Scheffers

Nata da madre milanese e padre pugliese, Ilaria inizia a 7 anni l’attività di ginnasta, gareggiando a livello agonistico fino all’età di 14 anni per poi diventare lei stessa istruttrice e curare coreografie. La passione per la danza nacque a 16 anni e da lì il percorso ormai era tracciato.

L’abbiamo incontrata per voi, dopo uno degli spettacoli con Hans Klok. Ecco cosa ci ha raccontato.

 

Sei stata una di quelle bambine che da piccole cercavano di fare i trucchi di magia?

No, ammetto di non essere mai stata una di quelle persone affascinate dalla magia o dall’illusionismo.

 

Come hai vissuto il passaggio da assistente coreografa a protagonista di uno spettacolo di illusionismo?

Ovviamente un bel sogno che diventa realtà. L’assistente coreografa la potrò tornare a farla anche in un secondo momento della mia carriera.

Per quanto riguarda Hans Klok io pensavo, all’inizio di farne parte come ballerina. Nonostante mi avessero detto che avrei fatto la Leading Lady non ho realizzato bene il mio ruolo finché non sono diventata parte dei trucchi dello spettacolo. Quando mi fecero provare per la prima volta il trucco delle spade, dubitavo di essere in grado di gestire la situazione. Dubitavo di essere in grado di diventare assistente illusionista, senza aver ricevuto alcuna preparazione. Invece mi sono resa conto che la passione per la danza e le acrobazie (ho fatto i miei primi passi come ginnasta) mi avevano fornito uno degli elementi fondamentali: il coraggio di correre rischi. Così, man mano, nello spettacolo ho avuto sempre più trucchi da “gestire”. Il bello è che, più spesso li fai i trucchi, più ti viene voglia di migliorare la tua performance e diventare sempre più veloci.

Ammetto l’ovvio: essere protagonista in scena mi piace.

 

Come sei arrivata in Olanda e a far parte dello Show dell’illusionista Hans Klok?

Mi sono diplomata a Milano presso l’Accademia Speed ed ho mandato il mio curriculum + DVD alla Stage Entertainement, che gestisce diversi spettacoli sia in Olanda che in Germania. È trascorso un anno prima che invitassero per l’audizione del Musical Tarzan in Olanda.

L’audizione è andata bene e sono stata presa nel cast. Questo è stata la ragion/causa del mio trasferimento in Olanda nel 2009. Ho fatto parte del cast per un anno, e, dopo, ho lavorato con diverse compagnie di danza ma anche a Domenica 5 come assistente coreografa. Il caso volle che, proprio durante un ingaggio a Londra, io conoscessi una ragazza che stava lavorando con Hans. Fece vedere la mia foto ad Hans, inviai il mio curriculum ad Hans e venni invitata ad un’audizione privata per diventare una delle Divas of Magic dello spettacolo.

Solo dopo scoprì che, in realtà, lo spettacolo era impostato sull’iterazione delle nostre due figure: leggendo il copione ho visto che il mio nome ricorreva un po’ troppo spesso e solo allora mi resi conto che il mio ruolo non era da corollario, bensì quello della Leading Lady dello Show.

Questo è stato l’inizio di questo stupendo spettacolo, con cui siamo in giro da tre anni.

 

Come ti trovi ad aver lasciato l’Italia e ricoprire un ruolo di primi piano in uno spettacolo di illusionismo?

Purtroppo, e lo ammetto, ho sempre voluto lasciare l’Italia a livello lavorativo. Mi manca, certo la famiglia, gli amici, il sole, il cibo e la qualità della vita che c’è in Italia.

Chi sceglie il lavoro da ballerino è, secondo me, un po’ costretto ad andarsene, tranne se non ci si accontenta delle poche scelte offerte dal teatro o dei lavori disponibili in televisione.

Ero molto felice di stare accanto ai corografi, ma non mi sentivo realizzata perché sapevo che non era esattamente quello che volevo.

L’audizione per Tarzan è stato il primo passo. Da allora i contratti e le possibilità di lavoro non sono mai mancate e, spesso, ho avuto anche l’imbarazzo della scelta su quale accettare.

Anche la diversità dell’offerta è importante per la formazione di una ballerina: ho lavorato nel campo del musical, con compagnie di danza, con cantanti (sono stata ballerina per Laura Pausini) e ora parte di uno spettacolo di illusionismo. 7 anni di vita all’estero caratterizzato da un ciclo continuo di novità. Non c’è tempo per l’ozio o la noia.

L’Italia ha però un posto speciale nel mio cuore e, appena posso, ritorno in Italia, dai miei genitori a Milano o in Puglia, nel paese d’origine di mio padre.

 

Elisa Cutullè

 

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