Photocredit: Paco Pepe Pluto
Nel mondo di Alice il Bianconiglio ha una funzione fondamentale: è quello che conosce tutti e tutto e sa come vanno le cose.
Noi abbiamo incontrato Rosario Guerra, interprete del famoso leprino, nel balletto della Gauthier Dance Company sy coregrafia di Mauro Bigonzetti.
Alice nel paese delle meraviglie: una favola che dà molto spazio alla fantasia. Cosa significa metterla in scena come danza?
Per quanto possa sembrare semplice metterla in scena io direi che è proprio l’opposto, anzi aver lavorato col coreografo su coreografie e idee non è stato molto semplice perché definirei questa alice un po diversa dalle altre, forse ancora più confusionaria e ancora di più non ha un filo logico, ed è questo che la rende speciale perché è fatta per grandi e bambini… Tutti si possono divertire ma non sapranno cosa sta succedendo perché per me questo è il gioco, seguire il coniglio per poi trovarsi catapultati all’interno di un mondo bizzarro e capire che l’idea della verità che ci accompagna ogni giorno per tutta la vita è che in ognuno di noi c’è una doppia immagine di noi stessi, caratterizzata dalle piccole sensazioni che proviamo ogni giorno: il coniglio/ stress; bruco/momento di relax; cappellaio matto/ una parte di noi che s’innamora; gatti/ la furbizia e così via tanti caratteri fatti di sensazioni diverse.
Questa Alice di Mauro Bigonzetti vi lascerà tornare a casa con un sorriso sulle labbra e il dubbio nel cuore Perché questa alice è già grande ancor prima di seguire il coniglio e lo diventa ancor di più alla fine quando porta l’esperienza di questo mondo nella vita reale xke non c’ è un limite nell’usare la nostra immaginazione nella quale ciò che si vede in realtà è vero o non.
Quindi metterla in scena come Danza da ballerino le posso dire che è come entrare in un mondo nuovo quasi come la stessa Alice che per inseguire il coniglio cade nella sua tana ma con molta più realtà e con molta più possibilità di attirare il pubblico quasi a far sì che tocchi e senta le emozioni della stessa Alice. Il pubblico può avere la sensazione di Fantasia di questo mondo di “pazzi” che grazie al coreografo Mauro Bigonzetti ti da la certezza che ciò che succede sia reale.
Come sei arrivato a Gauthier Dance?
Sono stato informato da uno dei ballerini che cercavano un uomo per l’organico danzatori quindi mi sono presentato due volte facendo audizione privata e successivamente pubblica di soli uomini ed è stato li che Eric mi ha dato il contratto per Gauthier Dance.
Cosa vuoi trasmettere al pubblico quando balli?
La mia intenzione oltre a quella di trasmettere qualcosa al pubblico è di Portarli con me in scena mostrandogli le mie emozioni. È questo che per me è fondamentale perché l’obbiettivo del danzatore è di arrivare ad ogni singolo spettatore e magari così facendo si potrebbero avvicinare al mondo della Danza che oggigiorno manca di sostenitori.
Progetti in cantiere?
Per il momento non ho progetti ma sono comunque in continua ricerca di un nuovo me stesso come danzatore. Comunque per il momento penso a godermi ciò che sto facendo poi magari tra qualche anno comincerò a pensare cosa fare in futuro.
Elisa Cutullè