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Nel corso degli ultimi venti anni una vera e propria rivoluzione ha scosso e radicalmente trasformato il mondo del giornalismo e dell’informazione. I quotidiani tradizionali, le riviste, l’informazione televisiva e radiofonica hanno visto sgretolarsi il proprio pubblico, il prestigio e l’autorevolezza, il potere di influenzare i lettori e la società. Nel frattempo nascevano rapidissime, sul web e in digitale, nuove realtà, che hanno cambiato per sempre l’informazione come la conosciamo, minacciando di travolgere ogni abitudine, fino al concetto stesso di verità giornalistica. È una guerra, e non è ancora finita: i vecchi mezzi di informazione contro i nuovi.
Jill Abramson, la prima donna a diventare direttrice esecutiva del New York Times, racconta in modo avvincente la crisi e la trasformazione dei giornali concentrandosi soprattutto su quattro testate, due quotidiani tradizionali, il New York Times e il Washington Post, e due siti di informazione di immenso successo, Vice e BuzzFeed, che hanno inventato le nuove regole del giornalismo rivolgendosi al pubblico con le loro liste ormai onnipresenti, le notizie strane e bizzarre, i video di ogni tipo: è la nuova informazione per quelli che vengono chiamati gli «annoiati al lavoro». Veri e propri snack d’intrattenimento che sono in grado di rapirci per un minuto o due.
Mercanti di verità è un reportage coinvolgente e un racconto rivelatore: con le sue storie, le sue testimonianze, permette di comprendere una trasformazione epocale che abbiamo davanti agli occhi tutti i giorni.