Sutera si trova attorno a una rupe gessosa, conosciuta con il nome di Monte San Paolino.
Un paese ormai di mille e cinquecento abitanti, con case ammonticchiate le une sulle altre, tra le quali si articola un labirinto di vie in pietra lavica e calcarea. Una struttura urbanistica di tipo medievale che ingloba però anche fabbricati e nuovi: un esempio di integrazione tra tradizione, cultura e innovazione.
Nonostante, o, proprio a causa delle sue dimensioni, anche questo paese ha sperimentato la storia dell’emigrazione. Una piccola comunità si è “installata” a Dillingen e ha portato con sé anche la tradizione delle Festa di San Paolino, che cade nella prima domenica di Maggio.
Quest’anno ricorre il XX anniversario della Festa di San Paolino che è diventata un esempio di integrazione della cultura italiana e di quella tedesca. Domenica 8 Maggio, durante la tradizionale processione da Pachten al Duomo, sembrava di essere di Italia per quanto riguarda l’atmosfera: solo guardandosi attorno ci si rendeva conto di essere in Germania.
Per celebrare questo importante anniversario non solo erano presenti i parroci della zona e della comunità italiana ma anche il vescovo di Trier, Monsignor Dr. Stephan Ackerman, il Il Ministro Annegret Annegret Kramp-Karrenbauer , il Sindaco di Dillingen, Franz-Josef Berg e il Sindaco di Sutera, Gero Difrancesco.
Dopo la messa, concelebrata in Italiano e tedesco, i fedeli e gli ospiti hanno potuto gustare i rinomati arancini siciliani, accompagnati da una rinfrescante birra al suono del Trio Suterese.
Elisa Cutullé