Credit Hugh Dickens Photography
Abbiamo incontrato il Prof. Holt per scoprire di più su Carnivia e Venezia.
Sconsacrato. Il primo libro della trilogia che unisce storia, politica, cultura e religione. Come è nata l’idea?
Qualche anno fa mi trovano con mia moglie in vacanza in Italia. Mi ricordo che all’aeroporto di Venezia c’erano tantissimi soldati americani. Avevano perfino uj proprio desk di accoglienza nella zona arrivi. Incuriosito inizia a parlare con uno dei soldati che mi raccontò che nella zona c’erano almeno 6 basi militari statunitensi e ciò già dal 1950. Mi sono stupito del fatto di non esserci arrivato da solo: sia durante la guerra fredda che la guerra in Jugoslavia il Veneto era il confine orientale dl mondo occidentale. Questa chiacchierata insieme il mio amore per i misteri, come per esempio la cospirazione Gladio e il coinvolgimento di CIA e NATO e il relativo rapporto con la chiesa, ma anche la partecipazione statunitense nella creazione del partito democratico come mezzo di opposizione al comunismo erano moltissimi spunti per me. Penso che raramente uno scrittore possa avere una tale quantità di materiale in un altro paese.
Carnivia. Un luogo in cui esprimere la propria libertà o in cui vivere una seconda vita? Come è stato scelto il nome?
La mia regola per Carnivia è che tutto già esiste e nulla deve essere creato: tutto ciò che vi succede, si verifica in una parte della rete. Carnivia è un luogo in cui coesiste tutto il potenziale di Internet, buono o cattivo che sia. Un esempio lampante è che tutti indossano una maschera, il che li rende ancora più anonimi. “Carnivia” mi è sembrato il nome più adatto per creare un rapporto vcon il passato e mantenere la propria onnipresenza nel web.
Non è facile distinguere i buoni dai cattivi. Daniel, Cate, Holly e Ian: ce ne puoi parlare?
Cate è il personaggio principale: i suoi sbagli ma anche l’irruenza, il brutto carattere, l’ambizione, l’impazienza e la sua debolezza che la porta ad andare a letto con l’uomo che ammira, sono collegate direttamente alle sue buone qualità come coraggio, analiticità e integrità morale. Io la considero un personaggio molto italiano.
Holly invece, è un tipo più riservato, con una mente geniale, cresciuta nell’ambiente militare (suo padre era stazionato a Pisa), ma che parla italiano. L’amore di Holly per l’Italia la porterà in situazioni un po’ scomode (nei libri successivi). Dato che lei è abituata ad obbedire agli ordini non li mette sempre in discussione, come invece fa Cate.
Daniele Barbo è un nobile veneziano, figlio di un aristocratico e di un’americana. Rapito da bambino, ha perso un orecchio ed è stato sfigurato in viso. È lui il creatore di Carnivia, ma è un dio un po’ riluttante visto che lascia la sua creatura prendere vita da sola.
Ian Gilroy invece è un agente CIA in pensione, oltre che il mentore di Holly- non sappiamo mai bene a chi sia effettivamente leale, anche se vediamo come cerca di “rimediare” ad errori del passato per evitare scandali attuali.
Affronti la questione delle donne nella Chiesa. Cosa ne pensi tu personalmente?
Non sono cattolico, quindi affronto la questione da esterno. Non riesco a capire come mai alcuni Papi abbiamo preso delle decisioni estreme in merito al ruolo delle donne nella Chiesa, ma non solo. Ma, in qualità di scrittore, penso di esserne grato, perché mi offre un conflitto interessante con cui giocare. Infine ammetto che sono affascinato dal fatto che, in passato, in effetti siano esistite delle sacerdotesse.
Sembra che i personaggi femminili manchino di una vera capacità di relazionarsi. Dipende dall’evoluzione della società?
Non sono solo le donne ad avere difficoltà a relazionarsi- direi che anche i tre personaggi maschili del libro hanno molta difficoltà a relazionarsi. Scrivendo una trilogia si ha la possibilità di sviluppare le relazioni tra i diversi personaggi il che significa anche che queste relazioni possono diventare ancora più complicate. La mia ambizione è di scrivere una serie di gialli con relazioni che continuano a complicarsi in relazione ai diversi intrighi.
I “grandi” Stati Uniti e la “piccola” Europa: Davide contro Golia?
Scrivere un giallo necessità di conflitti. Lo scontro tra i valori americani e quelli europei è evidente quando si parla della costruzione della base americana vicino a Vicenza. Non dimentichiamo anche l’interferenza degli Stati Uniti durante la Seconda Guerra mondiale. La domanda da porsi è: Hanno gli Stati Uniti il diritto di immischiarsi nella vita italiana?. Cosa sarebbe successo se gli Stati Uniti non avessero interferito? Forse l’Italia sarebbe diventata comunista e il Vaticano si sarebbe dovuto spostare (pare che ci fossero già piani di emergenza di spostare il Vaticano in Portogallo o a New York). Magari anche la Guerra Fredda sarebbe durata più a lungo? Difficile da dirsi- ma interessante la congettura che da possibilità a lasciar andare la fantasia.
In alcune pagine il lettore si chiede se 1984 di Orwell ormai non sia una realtà. La tecnologia è un aiuto o una minaccia?
Entrambe le cose ed è questo l’aspetto interessante per lo scrittore. A volte le due cose si fondono e si trasformano che è difficile prendere una posizione definita. Personalmente io uso Wikipedia per fornire informazioni sui miei personaggi, ma sono cosciente che chiunque altro può modificare quello che ho scritto. Nel mio e-book ho inserito dei link a siti reali, per rendere la storia più interattiva e permettere al lettore di decidere autonomamente come sviluppare il tutto.
Quando verranno pubblicati gli altri due episodi della trilogia. Ci puoi svelare qualcosa?
Non so ancora come saranno i tioli in Italiano ma “The Abduction”, il secondo episodio dovrebbe venire pubblicato ad aprile 2014 e la terza parte “The Atrocity” l’anno successivo. La struttura è simile al primo libro, per quanto riguarda le cospirazioni che coinvolgono lo stato Italiano, la CIA, la NATO e la Chiesa- tutte basate sulla storia segreta dell’Italia. Ma ogni libro rivela ancora più elementi sulla cospirazione del libro precedente e si delineano più chiaramente i tratti della grande storia. Mi piace pensare che i miei libri siano come delle matriosche: solo nel terzo libro si saprà la verità.
Elisa Cutullè