In libreria il nuovo libro di Gianni Bonina I sette giorni di Allah

 

La memoria

416 pagine

14 euro

EAN 978 88389 25801

Il primo a cadere è Matteo Motisi, trucidato con un coltello piantato nel cuore nella sua bottega di puparo al centro di Catania. Poi un incendio cancella ogni traccia salvando solo i pupi saraceni mentre il fuoco fa strage di Orlando, Angelica e tutti i paladini. Da questa nota stonata parte l’indagine sul delitto, il primo di una serie legati tra loro da un filo conduttore che sembra riannodare momenti significativi della dominazione araba in Sicilia. La Polizia si fa aiutare da Nicola Di Cristoforo, uno storico esperto della storia dell’Islam e del passato arabo dell’Isola, poiché è chiaro fin da subito come ci sia la mano, in qualche modo ancora del tutto da scoprire, di qualcuno legato al terrorismo jihadista.

Dipanando una matassa che pare inestricabile, fatta di segnali e simbologie veramente sottili, si arriva a intravedere una figura dietro i delitti, in attesa del settimo che dovrebbe essere quello più devastante; si tratta di Ibn Abdullah Muhammad Al Feqat, docente universitario a Milano, storico della Sicilia, vicino a movimenti estremisti islamici. La Polizia cerca di mettersi sulle tracce della presunta mente criminale, quando la scomparsa di Di Cristoforo la fa piombare nel dubbio che anche lui possa essere coinvolto nel complotto.

 

Gianni Bonina, giornalista, vive a Catania dove dirige il magazine letterario «Stilos». Ha pubblicato l’inchiesta Il triangolo della morte (Meridie, 1992), il romanzo Busillis di natura eversiva (Lombardi, 1997), la raccolta di racconti L’occhio sociale del basilisco (Lombardi, 2001), il reportage L’isola che trema (Avagliano, 2006), il saggio Maschere siciliane (Aragno, 2007). Per il teatro ha scritto Ragione sociale (Premio Pirandello 2000) e ha curato l’inedito di Serafino Amabile Guastella Due mesi in Polisella (Lombardi, 2000). Con questa casa editrice ha pubblicato I cancelli di avorio e di corno (2007). Di prossima pubblicazione Tutto Camilleri.

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