Fine maggio il terremoto in Emilia: due scosse a giorni di distanza, decine di morti. Le case, i capannoni e i campanili che crollano. E poi i soccorsi, le tendopoli, la nuova emergenza. Tutti credevano che la Pianura Padana fosse in un’area a basso rischio sismico. Ma è davvero così? Forse conoscevamo i rischi ma li abbiamo ignorati, forse c’erano dei precedenti storici a cui guardare che abbiamo finito per dimenticare, scrive Leonardo Tondelli, che è nato e vive in provincia di Modena e insegna in una scuola media. Nel suo libro racconta in prima persona il sisma, la vita durante e dopo le scosse, e smonta la retorica dell’Emilia che non molla e che «tiene botta», e tutte le credenze, dicerie e voci che si diffondono ogni volta che si verifica una calamità naturale. L’autore ha scelto di devolvere i propri proventi a sostegno dell’emergenza e ricostruzione dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna il 20 e 29 maggio 2012.
Leonardo Tondelli (Modena, 1973) è l’autore di uno dei più noti – e verbosi – blog italiani, leonardo.blogspot.com. Insegna italiano, storia e geografia in una scuola media di Carpi; collabora con «l’Unità» e con «il Post». Nel 2006 ha pubblicato Storia d’Italia a rovescio (2006-2001) (RGB, Milano) e nel 2009 Futurista senza futuro (Le Lettere, Firenze).