ARSENIO LUPIN ESCE IL 15 DICEMBRE: PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA TUTTE LE AVVENTURE DI ARSENIO LUPIN IN UN UNICO VOLUME

MAURICE LEBLANC

TUTTE LE AVVENTURE DI ARSENIO LUPIN

 

A CURA DI GABRIEL-ALDO BERTOZZI

EDIZIONI INTEGRALI

 

Nel 1905 l’editore Pierre Lafitte, colpito dal successo del celebre detective inglese Sherlock Holmes, chiese all’amico scrittore Leblanc di creare un personaggio francese da contrapporgli. Così, con il racconto L’arresto di Arsène Lupin, subito dopo inserito con altri in volume, iniziò il ciclo. Nello stesso periodo si parlò molto in Francia delleavventure del celebre anarchico Alexandre Marius Jacob, che rubava ai ricchi e donava ai poveri, al quale pare si sia ispirato Leblanc. Che sorta di “ladro” è Arsène Lupin? “Ladro gentiluomo” è la definizione dell’affascinante e irraggiungibile Lupin, amato dalle donne, ammirato dagli uomini, idolatrato dai giovani. Il binomio, coniato dall’autore stesso, nel titolo del primo volume del ciclo, Arsène Lupin, gentlemen cambrioleur, sarà in seguito accolto e ripetuto da tutti. Segnò la nascita di un mito cui il suo creatore dedicò la produzione presente in questo volume. È chiamato pure il Robin Hood della Belle Époque, e la comparazione è legittima, ma non esaustiva: Lupin non ha armi se non la propria intelligenza, perspicacia, intuizione. Perfino i rappresentanti della giustizia, che pur vagheggiano la sua cattura, sono fermamente convinti che non commetterebbe mai un delitto. Con l’espandersi del mito, Lupin ha dato vita, senza soluzione di continuità, oltre che a una feconda saggistica, sia critica che creativa, alle più ampie forme di rappresentazione: cinema, serie tv, serie radiofoniche, dischi, fumetti, cartoni animati e perfino gadget.

 

Maurice Leblanc nacque in Normandia, a Rouen, l’11 novembre 1864, secondogenito di un italiano, naturalizzato francese col nome di Émile Leblanc. Trasferitosi aParigi, frequentò l’intellighenzia del tempo: Maurice Maeterlinck, Jules Renard, Alphonse Daudet e Léon Bloy. Ma gli autori cui teneva di più furono Flaubert, di Rouen come lui, e Maupassant, che ritenne suo maestro e dal quale fu sostenuto. Nel 1905, spinto dall’amico editore Pierre Lafitte, pubblicò senza alcuna convinzione L’arresto di Arsène Lupin. Il successo immediato lo portò a continuare le avventure dello straordinario ladro gentiluomo, divenuto celeberrimo, con una incessante, felicissima produzione che durò fino al 1941, anno della sua morte. La sua casa nella splendida località di Étretat (Senna Marittima, sulla Manica), luogo privilegiato per le avventure del suo eroe, è oggi divenuta museo col nome di Clos Arsène Lupin.

 

Gabriel-Aldo Bertozzi, artista, romanziere, saggista, di lingua francese e italiana. Vive soprattutto a Parigi. Ha fondato nel 1980 l’Inisme, movimento d’avanguardia francese divenuto internazionale. Ha curato e presentato opere di Aragon, Cros, Picabia, Verlaine, Rimbaud. A Parigi dirige la collana “Rose des vents” per le edizioni L’Harmattan e le riviste «Bérénice» e «Plaisance» in Italia. Officier dans l’Ordre des Palmes Académiques, nel 2007, l’anno successivo ha pubblicato il romanzo Retour à Zanzibar (a Parigi per le Éditions du Rocher). Per la Newton Compton ha tradotto e curato Una stagione all’inferno e le Illuminazioni di Rimbaud.

 

GTM 98

pp. 3000 ca.

ISBN 978-88-541-4103-2

€ 9,90

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