La giuria del Premio Alpen Presolana-Pagine di Benessere prima, e il pubblico degli incontri con l’autore organizzati nello speciale weekend del benessere (3-5 agosto) poi, sono rimasti piacevolmente
impressionati dall’altissima qualità di tutti i cinque libri finalisti:
A un passo dalla felicità – Ritrovare la gioia nei momenti di crisi di Olga Chiaia, Urra
Perseverare è umano di Pietro Trabucchi, Corbaccio
Se la pelle parlasse di Matteo Cagnoni, Tecniche Nuove
Stop allo stress di Marcella Danon, Urra
Verso una scelta vegetariana di Umberto Veronesi, Mario Pappagallo, Carla Marchetti, Giunti
A tutti è andato un riconoscimento per la profondità degli argomenti, la qualità dei testi e soprattutto l’impegno nella divulgazione del vero benessere, requisiti imprescindibili per essere selezionati nella rosa
dei volumi ammessi al Premio.
A vincere però il primo premio –uno splendido cristallo di rocca, augurio di benessere- è stato il libro “Se la pelle parlasse” di Matteo Cagnoni, edito da Tecniche Nuove.
Questa la motivazione scelta della giuria:
“Se la pelle parlasse” è un libro originale nel quale l’autore da voce alla pelle che esce dal suo ruolo di muta, operosa e dinamica struttura, lei che è l’organo più esteso del corpo umano, racconta a volte si sfoga lamentando
gli eccessi a cui viene sottoposta. La dipendenza dall’esposizione al sole, la chirurgia estetica, il fumo, l’alcool, l’inquinamento ambientale, i cosmetici sbagliati, l’alimentazione non sempre corretta, queste e altre “violenze” modificano il suo aspetto e il suo stato di salute e per una volta la pelle si ribella, rivendicando a gran voce la riconoscenza e il rispetto che le sono dovuti. Il libro con un linguaggio leggero e continui, vivaci richiami alla
cinematografia è un piacevole approfondimento della fisiologia della pelle, supportato da risultati di numerose ricerche scientifiche, ma anche un’analisi sociologica e di costume di tanti comportamenti,
dannosi per la pelle, indotti dalla società e alimentati dalla nostra, ancor prima che incoscienza, non-consapevolezza”.
Nel corso della serata, a Bratto di Castione della Presolana (Bergamo), è stato anche consegnato il premio speciale “Una vita per il benessere”, assegnato al professor Umberto Veronesi e alla sua Fondazione.