Un romanzo autobiografico che attraversa frontiere geografiche e interiori

La copertina del libro "Seta, figlia dell'Iran" di Parnian Kasae presenta un'illustrazione ricca di dettagli e colori vivaci, che evoca l'arte e la cultura persiana.

Ecco una descrizione dettagliata:

Sfondo Illustrato: L'intera copertina è occupata da un motivo floreale stilizzato e intricato, che forma una cornice o un tappeto botanico. Questo motivo è composto da rami sinuosi di colore blu scuro o nero, da cui si dipartono foglie verde acqua e fiori stilizzati di colore rosso e arancione, con piccoli dettagli gialli e turchesi. Questo tipo di decorazione è tipico dell'arte persiana e delle miniature.

Soggetti Principali: Al centro della copertina, su uno sfondo che sfuma dal blu chiaro all'arancione, sono raffigurate due donne viste di spalle, immerse nel paesaggio floreale.

La donna a sinistra indossa un velo o un hijab blu intenso, che le copre completamente la testa e le spalle, e un abito dello stesso colore. La sua figura è slanciata e il suo profilo è rivolto verso destra.

La donna a destra ha lunghi capelli scuri e indossa un abito rosso con un motivo floreale più piccolo e regolare, anch'esso nei toni del verde e del giallo. Anche lei è rivolta verso destra, guardando nella stessa direzione della prima donna.

Le due figure sembrano camminare o osservare qualcosa all'orizzonte, suggerendo un senso di viaggio, di attesa o di contemplazione.

Testo della Copertina:

In alto, in un carattere bianco pulito, è riportato il nome dell'autrice: "PARNIAN KASAE".

Sotto il nome dell'autrice, in caratteri grandi e bianchi, spicca il titolo del libro: "SETA, FIGLIA DELL'IRAN". Le parole sono impilate per creare un forte impatto visivo.

In basso, centrato, in caratteri bianchi semplici, si trova il nome della casa editrice: "MURSIA".

Nel complesso, la copertina è visivamente sontuosa e culturalmente ricca, con l'illustrazione che cattura immediatamente l'attenzione e suggerisce una storia profondamente radicata nelle tradizioni e nell'identità iraniana.

Parnian Kasae, ingegnera iraniana, donna in fuga e in lotta, ricostruisce con lucidità e profondità in questo romanzo autobiografico il senso della propria esistenza tra dolore fisico, spaesamento culturale e resistenza interiore. Dalla Rivoluzione islamica all’esilio, dalla guerra alla nostalgia, dalla Malesia all’Italia, passando per un mosaico — reale e simbolico — che unisce civiltà lontane, Parnian racconta una storia fatta di silenzi forzati, radici profonde e lotte quotidiane. Il filo conduttore? Una domanda urgente: può il dolore trasformarsi in significato? Una testimonianza intensa e toccante sulla diaspora iraniana, sulla condizione femminile, sulla forza di rialzarsi anche quando la vita sembra inchiodarti al suolo.

Dalla prefazione: «È denso e dolorante il romanzo di Parnian Kasae, iraniana, fatta inquieta e vagabonda dalle vicende del suo paese. Come appartenersi, come resistere alla incessante, metodica distruzione della propria identità di persona? Come continuare ad essere donna e non fantasma? Una società in cui crescevi imparando come auto-censurarti nel dire, fare, vestire, pensare e credere. Fra le quattro mura di casa eri tu, credente o ateo, omosessuale o etero, progressista, conservatore o antirivoluzionario, ti vestivi, mangiavi e bevevi come ti pareva. Poi però, prima di mettere piedi fuori, ti dovevi mascherare negando te stesso. Assumevi un’identità surrogata. Si prova ad evadere, ci si nutre di cultura “aliena” (tra gli altri gli amati italiani Italo Calvino, Umberto Eco, Oriana Fallaci ma anche i testi di Franco Battiato), si diventa cittadini del mondo. Ma il dolore del distacco, del cordone ombelicale irreparabilmente reciso è lì, incombente e invalidante. Un dolore che uccide. Parnian, dimidiata tra la propria tradizione e le culture che cerca di assimilare. Prendemmo anche noi un albero e lo addobbammo. Lontani dalla nostra terra e le nostre tradizioni, almeno così ci impegnavamo a far parte di una società anziché esserne tagliati fuori. Lo stesso giorno festeggiammo anche il compleanno di Magid.»

 Parnian Kasae (Teheran  1977) è laureata in Ingegneria Biomedica a Teheran. Dopo un master in Simulazione a Trieste si è dottorata in Fisica a Siena. Oggi vive a San Donà di Piave in provincia di Venezia, dove si dedica alla sua passione per l’arte e la letteratura. Seta, figlia dell’Iran è il suo primo romanzo.

Parnian Kasae
SETA, FIGLIA DELL’IRAN
Prefazione di Gian Domenico Mazzocato
Pagg: 328 – Euro 18,00
Mursia

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