Per secoli, Parigi è stata sinonimo di alta cultura, nonché di chansons, musica di strada e teatro di rivista famosi in tutto il mondo. A Parigi si respira il fascino di Montmartre, dei caffè all’aperto, della ricercatezza culinaria. È come se una tradizione secolare si conservasse ma al contempo si trovasse in una costante reinvenzione e ulteriore sviluppo.
Ma Parigi rappresenta anche la strada lunga e impervia verso una stretta amicizia franco-tedesca, suggellata nel 1963 al Palazzo dell’Eliseo.
Quest’anno il Musikfestspiele Saar celebrano il 60° anniversario del Trattato dell’Eliseo con artisti dell’Opera di Parigi, Notre Dame de Paris e importanti orchestre e importanti solisti della metropoli culturale. Tra questi il 18 giugno l’Orchestre Colonne, fondata nel 1873 dal violinista e direttore d’orchestra Edouard Colonne, ha presentato nel Deutsch-Französicher Garten di Saarbrücken le op. 112 e op 55. di Ludwig van Beethoven, accompagnati dal coro Vokalensemble ’83 e dalla pianista Esther Birringer.
Un programma che ha portato da un viaggio tranquillo che ricorsi i silenzi marini alla rivoluzionaria “Eroica” di Beethoven che è, ancora oggi, una delle opere più conosciute e più suonate del compositore.
La verve nel crescendo è trasmessa con forza dal direttore d’orchestra Marc Korovitch, che riesce a garantire un’esperienza musicale superiore.
Elisa Cutullè
Foto: (c) Dirk Guldner