“A che cosa serve l’arte” di Hans Ulrich Obrist

Che ruolo hanno le pratiche artistiche contemporanee in un’epoca disorientata e incerta, dominata dalle contraddizioni?
È proprio vero che gli artistiforniscono modelli di vita e soluzioni ai nostri interrogativi? 

L’autore di oltre tremila interviste si svela in questo volume raccontando incontri, personaggi, libri e mostre che lo hanno formato, contribuendo a farlo diventare l’attuale curatore di fama mondiale. Nel nostro tempo pochi hanno affinato l’arte di fare domande come Hans Ulrich Obrist. Fin da quando all’età di 17 anni è partito per il suo primo Grand Tour in Europa, il curatore e critico non ha mai smesso di conversare con architetti, scienziati, filosofi, artisti, musicisti e scrittori. Ogni incontro è sempre sfociato in un dialogo che aggiunge un tassello in più alla sua appassionante ricerca su quale sia il ruolo dell’arte contemporanea e mostra come, in un’epoca caratterizzata da fenomeni estremi, tecnologici e sociali, gli artisti siano a tutti gli effetti sismografi viventi. Il libro, scritto insieme a Gianluigi Ricuperati, costituisce il racconto di un originale approccio all’arte.

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