Salvatore Maione: Il sogno del palcoscenico

 

Grande passione per la recitazione e la danza, in Aladdin, può sfruttare le sue doti di attore e ballerino.

 

Tu sei nel cast, ma sei anche la cover di Aladdin. Cosa significa per te questa sfida?

Una sfida, all’inizio, quando ti trovi un copione così importante, non nella lingua materna. Bisogna affrontare il copione, analizzarlo e conoscerlo a memoria. Essere prontissimi insomma. Il 2 gennaio è stato il nostro primo show del 2020. Al primo atto Philip, si è fatto male al piede ed è toccato a me  finire il secondo atto da Aladdin. Concentrati e attenti, portando al ruolo sempre nel migliore dei modi. Standard alto, alla Disney.

 

Come sei arrivato ad Aladdin?

Sono arrivato 6 anni fa in Germania con Mamma Mia e poi la Germania mi ha tenuto. Un ruolo come Aladdin mi soddisfa molto.

In Italia ho fatto sia Mamma Mia che La Bella e la Bestia, quando aprì il teatro nazionale, nel 2009.

 

E quando hai deciso, tu di calcare le scene?

Da ragazzino io guardavo Amici e ballavo in cameretta da solo. Avevo 11-12 anni. Mio fratello, che faceva il corso di chitarra e, un giorno, tornando dalla biblioteca mi disse che c’erano delle persone a fare le audizioni. Ero un po’ riluttante anche perché, a 11-12 anni ti vergogni un po’ in mezzo alle ragazzine.

Poi, però, ho deciso di andarci e da lì, venti anni fa, e iniziato tutto.

 

Ti soddisfa la carriera che stai avendo, o  c’è ancora qualche sogno nascosto?

C’è ancora un sogno nel cassetto, non molto nascosto a dire il vero, ed è quello di fare l’attore. Ce la faccio 1-2 volte al mese con la cover di Aladdin. Ancora sono giovane e, quindi, va bene. C’`ancora la speranza di venire notati da un regista e intraprendere poi questa carriera full time.

Sono stato a New York e ho fatto l’Acting studio a New York. Una delle esperienze più bella della mia vita. 3 mesi a stretto contatto, 8 ore al giorno, con altri attori, per uno scambio continuo di esperienze. Un’esperienza davvero bellissima. Quando esci dalla tua zona di comfort cresci tantissimo: ogni giorno si entrava in classe con tanta voglia di scoprire il mondo.

Quello che sto vivendo e un sogno, in continua crescita artistica. C’è una passione grande dietro. C’è sempre una sfida nuova: la lingua, il copione, il ruolo. Affrontarle significa crescere ad andare oltre i propri limiti.L’unico modo di affrontare queste sfide quotidiane è di essere il piu onesto e preparato possibile

 

 

La tua famiglia?

Ho una madre che mi ha sempre sostenuto tantissimo, anche se, all’inizio, ha sofferto. Poi si è abituata e, vedendomi raggiungere i miei traguardi è felice.

 

Con 8 spettacoli a settimana, vita privata?

Dipende da cosa si intende per vita privata. Abbiamo tanti amici nel cast e  si sta tanto insieme. La mia ragazza fa il mio stesso lavoro e ci vediamo sempre.

 

 

Elisa Cutullè

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