Il Rhythm & Blues in nome del Signore

Thorsten Köhler (Jake) – Photo (c)  M. Kaufhold

Da uno sketch musicale nel 1978 John Belushi a Dan Akroyd, nacque un gruppo che,  pur con sei anni di interruzione e diversi cambi di  membri, continua ad essere in attività. Non da dimenticare le collaborazioni con zucchero nonché la partecipazione al Festival di Sanremo.

Nel 1980 John Landis, traspone la storia dello sketch in un film commedia musicale che, a tutt’oggi,  mantiene una funzione di rilievo nella storia del cinema e non solo. La colonna sonora, come confermò la BBC, a seguito di una sondaggio, la più bella della storia del cinema, probabilmente anche a causa dei miti musicali che vi parteciparono: Ray Charles, Aretha Franklin, Jamens Brown, Cab Calloway e John Lee Honker.

Allora perché non renderlo un musical, visto che c’è la sostanza? Ma come fare con la scenografia? I cambi sono diversi e, c’è anche la famosa scena degli incidenti stradali che è riuscita perfino ad entrare nel guinness dei record.

Matthias Straub (messa in scena) e Till Kuhnert (scenografia) hanno trovato una soluzione che non ha fatto rimpiangere il film nemmeno un momento. La scena che si sviluppava su due livelli e la scenografia generale, scarna e rustica.. mattoni a nudo, che ricreavano quell’ambiente di cupo.  Genialata la soluzione dell’auto: solo la rte anteriore spinta da due poliziotti attraverso la scena… una vera… auto da sbirri insomma.

Strana la scelta del locale di Bob con una inferriata che proteggeva la scena dal pubblico (o viceversa) che ricorda i locali alternativi in cui si esibiscono gruppo dark o gothic rock. Allusione al fatto che il Rhythm & Blues fosse all’epoca qualcosa di trasgressivo e alternativo al cospetto di Country e western music (come lo era quella nel locale di Bob). Ma non disturba, anzi, sottolinea ancora, maggiormente, la differenza e l’ottusità del periodo.

I costumi di Carola Volles sono un inno agli anni 70 e rendono il tutto ancora più autentico. Del resto, come rimanere immobili davanti ai personaggi che eseguono, con tale bravura da far venie la pelle d’oca i classici indimenticabili del film come THINK or EVERYBODY LOVES SOMEBODY?

Il pubblico (peraltro vestito in tema) fatica a stare seduto in silenzio.. lo spettacolo viene supportato da continui applausi e il bis accolto in piedi pronti a scatenarsi.

Rimanere impassibili di fronte ai due fratelli Blues che organizzano un concerto per raccogliere i fondi e pagare le tasse della suora, per cui hanno ancora tantissimo rispetto (o forse paura)? Beh, a dire il vero, lo zampino ce lo ha messo anche il Signore apparendo a Jake durante la funzione del Reverendo Cleophus. Non importa i problemi che si possano avere con la legge e il rischio di finire di nuovo in prigione. L’importante è sapere di afre del bene, con la giusta musica.

 

 

Elisa Cutullè

 

 

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