Photocredit: Alfonso Salgueiro Lora
Cosa succede se, alla Philharmonie si incontrano 3 grandi della musica brasiliana? Beh, succede che una Tranquilla e posata sala da concerti si trasforma in un piccolo stadio: fan che tengono, per i 90 minuti del concerto pannelli e cartelli che inneggiano ai loro miti, che non temono di urlare le preferenze musicali o i complimenti a chi è in scena.
Basta chiudere gli occhi per sentirsi trasportati all’aperto, in un posto indefinito per un concerto dai ritmi coinvolgenti. Senza pausa Gilberto Gil, Gal Costa e Nando Reis (accompagnati da Magno Brito al basso e Kaina alle percussioni e alla batteria) hanno trasportato il loro pubblico in un mondo in cui la musica regna sovrana. Con una triade di tale portat sarebbe anche stato difficile, perché 60 anni di carriera non sono un gioco e i 65 dischi, gli 8 Grammy e le migliaia di concerti in giro per il pianeta ne sono la prova. Verrebbe quasi da dire che i 90 minuti fossero troppo pochi per dare un giusto tributo. La simpatia e il coinvolgimento del pubblico che si è dimostrato super ricettivo, hanno fatto sciogliere i tre che hanno vissuto al serata proprio come un grande gioco musicale. Quella che si è presentato in scena era un gruppo, non delle star con musicisti di supporto.
In questo, forse, consiste la grandezza musicale delle vere star: nel perdere le allure da star ed essere vicini al proprio pubblico, vivendo il concerto come una grande festa tra amici, in cui non sono mancati i toni rock di Nando Reis, chiaramente influenzato dai Rolling Stones.
Un’esperienza sudamericana a tutto tondo.
Elisa Cutullè