Approfondire coi ragazzi il tema della spiritualità, rafforzando il legame tra cinema e territorio, valorizzandone i beni culturali, con la visione di alcuni film dotati di un particolare linguaggio e di uno speciale significato: questo l’obiettivo del progetto “Visioni della Fede”.
Congiuntamente all’evento “La luce della Diocesi”, che ha consentito di approcciarsi ai linguaggi multimediali direttamente all’interno dei beni storici e culturali, l’iniziativa, promossa dalle associazioni CinemaZaro e Milk Pictures, in collaborazione con la Diocesi Metropolitana di Catanzaro e la Casa del Cinema di Catanzaro e con il contributo della Regione Calabria, è partita con il coinvolgimento degli studenti.
I ragazzi del liceo classico “G. Sirleto”, accompagnati dal dirigente scolastico Costantino Mustari, e quelli del liceo scientifico “L. Siciliani”, seguiti dai docenti Raul Elia, Carmen Gallelli e Rosanna Carpanzano, nella sala Sancti Petri del Palazzo Arcivescovile hanno assistito alla proiezione del film “Il coraggio di credere”, alla presenza del regista Pasquale De Masi, al quale è stata legata la presentazione del volume “Soriano Calabro: il Convento e il Feudo – quattro secoli di storia” a cura del giudice Domenico Porcelli.
Entrambe le opere sono legate al Santuario di San Domenico di Soriano Calabro che, come ha spiegato Porcelli, “negli anni divenne punto di riferimento per credenti, religiosi ed artisti provenienti da ogni parte del mondo”.
Il lungometraggio di De Masi, tratto dal libro “Il Quadro. Il Coraggio di Credere” di Graziella Idà, racconta il travaglio interiore legato alle vicissitudini dell’arrivo dei Padri Domenicani a Soriano Calabro e alla fondazione del convento di San Domenico. Nell’opera si indaga anche il mistero della consegna del Quadro, con l’effigie del santo di Guzman, dalle mani della Vergine e di altre sante figure femminili discese direttamente dal cielo.
Il film ha colpito i ragazzi per la purezza dei dialoghi, delle musiche create dal Maestro Marco Frisina e per la fotografia, nella quale il regista ha voluto richiamare squarci del Caravaggio.
Vivace il dibattito condotto da Davide Cosco, coordinatore della Casa del Cinema, da Domenico Levato, presidente di CinemaZaro, e da don Massimo Cardamone che ha rivolto un messaggio speciale ai giovani presenti: “Bisogna credere, nonostante tutto e tutti. Lasciatevi guidare dall’amore e dall’umiltà”.
Domani verrà proiettato “The tree of life” di Terrence Malick, che affronta il tema della ricerca del senso della vita. Le proiezioni continueranno anche per le prossime giornate con un calendario molto ricco di eventi paralleli.
Il progetto è realizzato grazie alla consueta vicinanza alle tematiche culturali manifestata da Monsignor Vincenzo Bertolone, Arcivescovo Metropolita di Catanzaro–Squillace, da don Massimo Cardamone, incaricato Beni Culturali diocesani e da don Maurizio Franconiere, direttore del Museo diocesano di Arte Sacra Catanzaro – Squillace.