King Kong- chi è il vero mostro?

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Klaus Gehre si ha presentato il suo terzo progetto di Live Cinema, ispirato alla leggenda del cinema in bianco è nero. Non sembra un caso che questa prima avvenga proprio in corrispondenza dell’uscita dell’ultimo film sul gorilla forse più celebre del mondo.

Della storia originale non rimane quasi nulla.. a parte una Barbie appesa che tre gorilla rivali cercano di accaparrarsi, alla fine. Ma prima?

Vi è un investigatore, non sveglissimo, stile Colombo (Robert Prinzler), con una segretaria melomane (Gabriela Krestan), un cinefilo (Christian Higer) e una coppia di autori attori di play porno (Sophie Köster e Klaus Müller-Beck) che rievocano il macho gangster mafioso italiano e l’idolo Marylin Monroe.

Non mancano, come d’abitudine, le puntatine nel mondo della TV più e meno trash tedesca (l’isola dei famosi e Chi vuol essere milionario) o chiari riferimenti agli stereotipo del turismo sessuale.

Deliziosi, come sempre, Barbie e Ken che rimangono protagonisti onnipresenti, questa volta in una riedizione di Via col Vento.

Difficile, tuttavia, capire all’istante, il collegamento e il percorso inteso dal regista in questa reinterpretazione. Sul momento si rimane fuorviati, confusi, seppure deliziati da momenti di rara ilarità. Solo dopo una riflessione, si capiscono le sottigliezze utilizzate nel dimostrare gli aspetti della società dedita al consumo anche di essere umani: la società è arrivata perfino al consumismo del sentimenti.

 

Elisa Cutullè

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