Il romanzo d’esordio di Christophe Boltanski, vincitore del Prix Femina 2015, lo storico premio letterario francese assegnato ogni anno da una giuria esclusivamente al femminile.
Le irresistibili vicissitudini di una famiglia ebrea a Parigi nel microcosmo domestico di Rue de Grenelle, dalla Seconda guerra mondiale a oggi.
Oltre 70.000 copie vendute in Francia, in corso di traduzione in Germania, Grecia, Olanda, Romania, Spagna e Stati Uniti.
«Una descrizione magistrale di una famiglia e del suo confinamento che diventa motore di nevrosi e genialità».
Libération
La storia della famiglia Boltanski è quella di una eccentrica famiglia intellettuale che si è costruita il proprio mondo nello spazio circoscritto di un appartamento parigino, nel cuore della vita intellettuale e artistica francese.
Il racconto della loro vicenda segue un’insolita struttura, e attraversa in maniera progressiva ogni stanza della casa collocandovi via via gli eclettici personaggi. A partire dal cortile con la Fiat Cinquecento Lusso si passa alla cucina, allo studio, al bagno, alle camere da letto, fino al luogo clou, «l’entre deux», il nascondiglio letteralmente incastrato tra le mura dove il nonno Étienne, ebreo, ha vissuto nascosto per quasi due anni per sfuggire alla deportazione.
Il bisnonno emigrato in Francia nel 1895 da Odessa, arriva di domenica in una Parigi deserta e trova lavoro come operaio in una carrozzeria. Durante la Prima guerra mondiale conosce la sua futura moglie, la bisnonna Niania, infermiera. Il loro unico figlio diventerà medico, il melanconico Étienne, ed è lui la figura centrale del romanzo, assieme alla moglie Myriam. La donna viene dalla Bretagna dove è stata cresciuta dalla matrigna. Claudicante a causa della poliomielite avuta da bambina, con la sua forza impetuosa e il suo carattere autoritario mantiene saldo intorno a lei l’intero clan. E sarà il nipote Christophe a raccontare magistralmente, con grande ironia e partecipazione, il quotidiano e i segreti di una famiglia borghese, intellettuale e anticonformista, nevrotica e creativa.
Christophe Boltanski è nato nel 1962. Giornalista a Libération dal 1989, è stato per dieci anni corrispondente, prima dalla Guerra del Golfo e poi da Gerusalemme e da Londra. Nel 2010 ha vinto il prestigioso Prix Bayeux-Calvados per i corrispondenti di guerra per il suo reportage «Les mineurs de l’enfer » sulla miniera della regione di Nord-Kivu in Congo.
Il contesto – 288 pagine – 16 euro