È normale sentirsi in lutto dopo aver perso il proprio amato cane? Gli animali sono capaci di sentimenti? Se il fatto che i proprietari possano amare il loro animale e soffrire per la sua scomparsa non sorprende nessuno, diverso è constatare che anche gli animali amano e, per esempio, scoprire che i delfini sono amici meravigliosi e amanti terribili.
Ogni giorno la scienza ci fornisce la prova dell’importanza delle relazioni di attaccamento: indipendentemente dal fatto che siamo cani, delfini, elefanti, pappagalli o umani nasciamo con la necessità del legame. E proprio questo attaccamento ci permette di danzare sul filo che fa da ponte fra le nostre paure e i nostri piaceri, fra il nostro desiderio di scoprire il mondo e il nostro bisogno di avere una base sicura.
Come scrive Claude Béata: «L’attaccamento non è una scelta. È un motore, una forza vitale che orienta tutta la vita degli individui». Che si tratti di uccelli o di mammiferi superiori, quando un incidente dell’esistenza ci priva della possibilità di legarci a un altro, tutte le nostre possibilità di sviluppo si bloccano perché apparteniamo a una specie in cui un individuo ha bisogno di un altro per diventare se stesso.
Partendo dalla sua esperienza pratica e quotidiana di veterinario comportamentista, Claude Béata parla di sentimenti del mondo animale, ne osserva le dinamiche, ne indaga le radici, e perfino ne svela i rischi, perché «gli animali hanno qualcosa da insegnarci: sono i testimoni viventi della nostra appartenenza alla stessa comunità del legame. Seppure non hanno le nostre capacità cognitive, condividono comunque con noi il mondo delle emozioni fondamentali. Guardarli, comprenderli, ci permette anche di conoscere meglio noi stessi come esseri umani».
Con un linguaggio limpido e aneddoti divertenti, ma senza rinunciare al rigore scientifico, l’autore ci racconta dello straripante amore materno delle gatte, del lutto senza fine degli elefanti, delle amicizie indissolubili dei delfini, della violenta gelosia delle scimmie, della lealtà dei cani e della fedeltà degli uccelli, attraverso un viaggio straordinario al cuore dell’attaccamento, la forza vitale e universale che orienta la vita della specie animale.
Aneddoti divertenti che, come afferma lo psichiatra, etologo e psicanalista Boris Cyrulnik nella prefazione del libro, «permettono all’autore di illustrare alcune scoperte scientifiche recenti e di chiarificare problemi filosofici fondamentali, nonché a delineare meglio i contorni della condizione umana».