I Wise Guys, il gruppo A- Cappella più famoso in Germania, hanno da poco pubblicato il loro nuovo Album Läuft bei euch.
Contrariamente a quanto fatto in precedenza (erano soliti anticipare alcuni brandi del nuovo album nel tour dell’album precedente), hanno deciso di fare le cose leggermente diverse e di presentare il nuovo album durante la nuova stagione a pochi giorni dall’uscita ufficiale.
Abbiamo incontrato Andrea Figallo, il basso italiano che fa parte del 2013 per chiedergli le su impressioni sui primi tre anni con questo gruppo che, lo scorso Giugno a Saarbrücken, ha dimostrato la propria preparazione musicale, esibendosi anche in assenza di energia elettrica.
Sei stato il responsabile dell’album Achterbahn e di Läuft bei euch. Puoi condividere con noi la tua esperienza da produttore?
Il brano che è rimasto fuori, se così si può dire, è “Gaunerskarriere”, visto che abbiamo deciso di farlo uscire a Giugno i concomitanza con lo scandalo FIFA. Trattandosi di una brevissima canzone sui delinquenti che fanno carriera riuscendo a raggiungere posizioni importanti, ci è sembrato che fosse una visione ironica dello scandalo che ha travolto la FIFA lo scorso Giugno.
Optando per questa scelta poi ci mancava una canzone per il CD. Abbiamo dovuto fare una ricerca tra quello che avevamo scritto per scegliere una nuova canzone da inserire nell’album. È stata una decisione quasi all’ultimo momento, ma, avendo tenuto dei giorni liberi per eventuali “emergenze” non ci sono stati problemi.
In complesso essere il produttore di due album è stato molto stancante anche perché il divertimento c’è quando il prodotto è finito.
Qual è la differenza tra i due album?
I nostri album sono fatti di canzoni originali. Lo spirito delle canzoni di quest’ultimo album è diverso, e lo si capisce solo dopo aver finito l’album. In fase di registrazione mi sono reso conto che tutti i brani sono più tendenti al movimentato. L’album precedente, che conteneva anche brani più lenti e ballate, era in un certo senso più rilassato, tranquillo.
Il nuovo album è più agitato e, al contempo, anche più felice seppure non mancano, anche qui, degli estremi. C’è, per esempio, una canzone molto triste, dedicata ad un evento successo 4-5 anni fa. Credo che sia la cosa più triste a cui ho lavorato finora e , sicuramente, è stata la musica più triste che io abbia scritta.
Non è difficile comporre brani tristi: basta togliere tutta la felicità da dentro per entrare in contatto con la tristezza dentro. Un’esperienza che, credi, tutti, prima o poi, hanno provato.
Tristezza è, per me, non sforzarsi di essere felici e contenti: quella canzone è proprio così. Penso ad un brano specifico con atmosfere disco, che dovrebbe essere molto divertente.
Le canzoni “felici” invece trasmettono la felicità nello scriverle, nel registrarle e nell’ascoltarle
Nel complesso il nuovo album è molto attuale che, mi auguro, stimoli molta gente a pensare.
Per quanto riguarda i tempi noi, in genere, dedichiamo tre giorni a canzone per registrare. Considerando che ci sono 16 canzoni abbiamo impiegato circa 40 giorni (nell’arco di 6 mesi) per registrare. Da aggiungere c’è però il lavoro extra per l’editing, il missaggio. Quest’ultimo viene fatto negli Stati Uniti da due ingegneri del suono, di cui apprezzo molto il lavoro.
Siete un team di 5: Come dovremmo immaginare il processo creativo?
Partiamo dl fatto che Daniel è principalmente colui che compone. Il resto di noi non produce molto da questo punto di vista. Le discussioni tra di noi, pertanto, riguardano principalmente quali brani di Daniel scegliere.
Quest’anno abbiamo cambiato leggermente il processo, scrivendo su una lavagna tutti le canzoni disponibili e poi, ognuno di noi, ha dato ha votato per alcune canzoni. Alla fine ne è uscita una classifica che ha trovato tutti più o meno d’accordo. Per questo ultimo album è stato un lavoro di gruppo, quindi, ma basato anche su numeri.
La mia canzone preferita è “Wo bist du?” ed è entrata subito nella lista, non mettendomi nella situazione di dover combattere per averla inclusa nell’album. È una canzone interessante, malinconica ma non triste, con ritmo e una bella linea di basso.
Quando abbiamo deciso l’ordine delle canzoni, ho scoperto che c’erano delle canzoni che in quell’ordine venivano messe sotto una luce completamente diversa. È come quando si prepara un menu per un pasto: a seconda dell’ordine in cui vengono presentate le pietanze cambia anche l’esperienza gustativa e la relativa preferenza.
Sono cosciente che, a giorno d’oggi, le canzoni si ascoltano spesso singolarmente. Mi piace pensare tuttavia che le persone che ancora ascoltano dei CD o l’album completo, ascoltino i brani nell’ordine scelto dagli artisti.
3 anni con i Wise Guys: Cosa è cambiato dal 2013?
Mi piacerebbe dire che parlo il tedesco molto bene, ma (ride) purtroppo non è vero. Ciò che è vero, però è che sono davvero invecchiato molto. Fare il musicista a questi livelli assorbe molto del tuo tempo e non è tutto rose e fiori, come molti immaginerebbero.
Molti, ahimè, pensano che il tuo lavoro consista solo in quelle due ore del concerto, mentre quelle due ore per te rappresentano il momento di felicità di tutto il lavoro che è venuto prima.
È e rimane sempre un lavoro da sogno. Nel nostro caso richiede molto impegno da parte nostra perché siamo noi a voler avere il controllo su tutto quello che succede: dalla composizione alla produzione dell’album, alle date del tour e ai prodotti di merchandising.
Elisa Cutullè