Ruberto Russo curatore del progetto e responsabile editoriale Graphe.it edizioni ci ha raccontato come è nato il progetto “Luci di Natale”.
Come è nata l’idea di abbinare proprio questi due racconti e la poesia?
La nascita dei libri della collana Natale ieri e oggi avviene in due fasi: all’inizio in casa editrice scegliamo un racconto di Natale dei tempi andati in base ai nostri gusti, poi proviamo a individuare una poesia che possa essere una sorta di chiave di lettura del racconto stesso. Fatto questo chiediamo a un autore o autrice dei giorni nostri se vuole scrivere un racconto di Natale con il taglio che preferisce e che magari possa avere un legame con quello scelto da noi. Per il libretto Racconti di Natale, Eleonora Mazzoni ha scritto un testo che scaturisce da quello di Collodi, in quanto, per stessa ammissione di Eleonora, è nato dalla lettura e rilettura del racconto collodiano: in quello di Collodi c’è una madre felice con tre figli, in quello di Mazzoni una donna triste perché non ha potuto avere figli. La poesia che apre la raccolta Racconti di Natale ha per titolo Natale scettico ed è di Jules Laforgue e inquadra benissimo i due testi. Per la raccolta Luci di Natale, il testo di Daniele Mencarelli è diametralmente opposto a quello di Grazia Deledda ma, in entrambi, c’è una sorta di attenzione all’alterità che è già presente nella poesia La stella di Rostand posta ad apertura del librino. Per Natale 2015 abbiamo già scelto poesia e testo del Natale di ieri e affidato a un’autrice di oggi il racconto: stay tuned!
Del libro esistono sia la versione elettronica che quella cartacea. Quale è quella più natalizia?
Premesso che io sono un fan degli eBook, devo ammettere che la versione più natalizia del libro è quella cartacea. Si presenta, infatti, come un bigliettino di Natale, curato graficamente, stampato su carta riciclata (come tutti i nostri libri) e con in più un piccolo stratagemma tipografico per cui sotto la luce la copertina brilla come se avesse delle palline dell’albero (o dei fiocchi di neve, se si preferisce) sopra.
Il libro è esile, di facile e veloce lettura. Una scelta voluta?
Sì, una scelta voluta. Si dice sempre che per leggere il tempo sia sempre di meno e allora noi abbiamo voluto lanciare questa piccola sfida: anche in poco tempo si può leggere qualcosa di qualità. Inoltre rientra nell’idea del biglietto di auguri che si diceva prima, che magari invoglia alla lettura proprio perché piccolo.
Come vengono recepiti i libri sul Natale?
In base alla mia esperienza direi che i libri sul Natale vivono un po’ un paradosso: se è vero che a Natale si vendono più libri che nel resto dell’anno, è pur vero che i libri sul Natale hanno un mercato un po’ ristretto, in quanto si cerca sempre l’ultima novità di grido oppure ci si rivolge al mercato classico, con i testi intramontabili. Anche per questo abbiamo voluto lanciare la nostra collana: magari con “la scusa” dell’autore classico si possono far aprire gli occhi delle persone su quanto anche oggi si possa dire sul Natale.
Quale è stato il primo racconto di Natale che hai letto?
Se la memoria non m’inganna, dovrebbe essere stato Canto di Natale di Dickens in un’edizione per bambini. 6. Ce ne è uno a cui tieni particolarmente? È un po’ triste, ma mi ha sempre affascinato La piccola fiammiferaia di Andersen: pur essendo stato pubblicato oltre 160 anni fa, si tratta, a mio modo di vedere, di un racconto che ben mostra il cinismo del Natale dei nostri giorni, cioè il non sapersi rendere conto che al di là di tutto, di luci, colori e libri di Natale ci sono ancora molte persone che vengono lasciate da sole.
Elisa Cutullè