Luglio 1945. I tre uomini più potenti del mondo – Truman, Churchill e Stalin, a capo di Stati Uniti, Gran Bretagna e Russia – siedono al tavolo delle trattative alla fine della seconda guerra mondiale.
In quell’occasione, il presidente americano informa Stalin che gli USA sono pronti a usare un’arma devastante: la bomba atomica. Ma il leader sovietico non sembra troppo sorpreso da questo tragico annuncio. Anche l’URSS sta preparando le sue testate nucleari, grazie all’opera di uno scienziato sfuggito alle persecuzioni naziste e rifugiatosi in Gran Bretagna: il dottor Klaus Fuchs. In possesso di informazioni di vitale importanza per americani e inglesi – il famoso Progetto Manhattan per lo sviluppo della bomba atomica – Fuchs decide invece di affidare ogni dato in suo possesso al KGB. E il suo lavoro di spionaggio – oltre alle sue indiscusse conoscenze tecniche – cambieranno per sempre il mondo: da quel momento, infatti, i due grandi blocchi si fronteggeranno per quasi cinquant’anni. È la scintilla che dà inizio alla guerra fredda, combattuta su un piano totalmente diverso da quello del conflitto appena conclusosi: non più campi di battaglia, ma codici cifrati, agenti segreti, spionaggio e controspionaggio.
Mike Rossiter
È nato a Londra nel 1948. Autore bestseller del Sunday Times, oltre a La spia che cambiò il mondo ha scritto altri sette libri di storia militare come Ark Royal e I Sank the Bismarck. Per saperne di più visitate il suo sitowww.mikerossiterwriter.com