In occasione della ricorrenza dell’80° Anniversario della fondazione dell’ISPI, si è svolta una conferenza per ripercorrere i momenti e le vicende più rilevanti della storia dell’istituto. È una storia che alterna inevitabilmente difficoltà e successi, ma fortemente connotata da alcune costanti, che pongono l’ISPI di oggi in stretta continuità con quello di ieri, mantenendo vivo – e molto attuale – lo spirito dei fondatori.
La missione – sul modello della Foreign Policy Association di New York e del Royal Institute of International Affairs di Londra – di portare la riflessione e il dibattito sulla politica internazionale al di fuori dell’accademia, di supportare con l’analisi le decisioni dei policy maker e di formare giovani pronti a rappresentare, a vario titolo, il nostro Paese nel mondo. Il ruolo cruciale delle imprese, non solo come sostenitori, ma anche come destinatari e stimolatori di molte iniziative. Lo sforzo costante per differenziare le entrate e garantire l’equilibrio fra attività e risorse, senza rinunciare all’indipendenza, oltre a quello per restare al passo con i principali think tanks del mondo. Sono tutte caratteristiche dell’ISPI di ieri e, allo stesso tempo, sono le principali sfide dell’ISPI di oggi.
Al compimento degli ottant’anni, il primo – per nascita – tra i think tanks internazionalistici italiani, ha ancora molti traguardi da raggiungere e ostacoli da superare, ma lo fa posizionandosi – per risultati – al primo posto nel mondo tra i think tanks di medie dimensioni e tra i primi 100 a livello generale.