
Milano in mano, pubblicato per la prima volta nel 1965, tre mesi dopo l’apertura della prima metrò rossa, ne ha seguito l’evolversi: verde, gialla, lilla e ora blu. In sessant’anni è sempre in libreria, grazie al lavoro di aggiornamento ed editing di Fabio Lopez, figlio di Guido; esce in una edizione per il suo sessantesimo compleanno, la «blu», compagnia imprescindibile per chi assapori e ami la città.
Milano in quattordici itinerari e attraverso venti secoli, alla scoperta di monumenti e strade, musei e palazzi, sulle tracce dei suoi protagonisti. È anche storia politica, dall’Impero al Comune, alle Signorie, per giungere ai tempi nostri, all’Expo 2015, alla Grande Brera che è finalmente realtà. Storia artistica e culturale, che passa per le basiliche ambrosiane, le geometrie del Rinascimento, le circonvolute del Barocco e i leggiadri rami floreali del Liberty e del Déco. Storia economica, di artigiani e piccole imprese, di grandi fabbriche che hanno ceduto il passo alla supremazia del commercio, alla Borsa, al fashion e al design; storia di grandi e piccoli mutamenti, di corsi e ricorsi pro e contro. Il bianco e nero di una città che primeggia in Europa per lustro e per lusso, in cui si riflettono i turisti che invadono le vie del centro, un selfie e via, i residenti che faticano a pagare la pigione e gli studenti universitari che non sanno dove dormire a un prezzo sostenibile. La sola città a reggere la dinamica contemporanea a beneficio di tutta l’economia nazionale.
Guido Lopez (1924-2010), giornalista, scrittore e storico, esponente di spicco della società civile milanese e della comunità ebraica cittadina, ha lavorato alla Mondadori – in dialogo con Vittorini, Calvino, Bettiza, Moretti – e poi a «Epoca», «Il Giorno», «la Repubblica» e «Diario»; ha avuto una lunga esperienza nel mondo delle pubbliche relazioni e della pubblicità. È stato insignito dell’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano e della Medaglia d’oro della Provincia di Milano. Dal 1971 al 2002 è stato presidente dell’Università Popolare di Milano. Con Mursia ha pubblicato La roba e la libertà. Gli Sforza, Leonardo e Ludovico (1982-2019), Festa di nozze per Ludovico il Moro (2008), Breve storia di Milano (2012) e Finché c’è carta e inchiostri c’è speranza (2019). Il suo archivio è riconosciuto d’interesse nazionale dal 2014.
Silvestro Severgnini (1906-2006), grande promotore della cultura musicale meneghina, dal Servizio Promozione Culturale della Scala al Centro Culturale Pirelli, ai «Pomeriggi Musicali», alla «Società Umanitaria» e a «Milano Musica», nel 1977 è stato insignito dell’Ambrogino d’oro. Con Mursia ha pubblicato Invito all’ascolto di Puccini (1984).
Fabio Lopez (Milano, 1953), architetto, ha un’esperienza di gestore del territorio: è stato per ventidue anni direttore del Parco delle Groane; si è occupato di parchi di cintura metropolitana e di mobilità ciclistica in Provincia di Milano ed è stato direttore del settore Ambiente della Provincia di Monza e Brianza; ha coordinato il progetto ciclabilità del Comune di Milano. Oggi, in pensione, si autodefinisce «un umarell pensante».
