Codice di guerra di Mariarosaria Taddeo

La copertina del libro "Codice di guerra" presenta un'immagine intensa e simbolica, dominata da figure stilizzate e una palette di colori scuri e accesi che evocano conflitto e mistero.

Ecco una descrizione dettagliata:

Sfondo: La copertina ha uno sfondo nero predominante, che serve a mettere in risalto gli elementi grafici centrali. In basso, si intravede una texture che potrebbe richiamare un terreno, forse sabbioso o polveroso, con tonalità che vanno dal marrone al grigio scuro.

Immagine Principale: Al centro dell'immagine, in primo piano, si erge la figura stilizzata di un elmetto militare, con il profilo ben definito contro lo sfondo scuro. Dietro l'elmetto, e in parte sovrapposte ad esso, si distinguono due sagome umane (o figure indistinte) in posizione di marcia o di attesa, anch'esse scure e quasi ombre. Questo crea un senso di minaccia o di presenza incombente.

Elementi Visivi Aggiuntivi: Dalla parte superiore dell'immagine, cadono verso il basso delle gocce o strisce di colore rosso vivo, simili a sangue o a esplosioni stilizzate, che attraversano la parte superiore dell'elmetto e delle figure. Questo aggiunge un forte impatto drammatico e suggerisce violenza o conflitto.

Testo della Copertina:

In alto, in un carattere bianco pulito, è riportato il nome dell'autore: "Michele Forastieri".

Sotto il nome dell'autore, il titolo del libro: "CODICE DI GUERRA", è scritto in caratteri grandi e bianchi. La parola "GUERRA" è evidenziata con un carattere più spesso e quasi "tagliato" o stilizzato.

In basso a sinistra, un piccolo logo della casa editrice è visibile, una "B" stilizzata con una sagoma umana al centro, e la dicitura "Bibliotheka Edizioni".

Nel complesso, la copertina è molto evocativa e ben si adatta a un libro sul tema della guerra o del conflitto, utilizzando simboli forti e colori contrastanti per trasmettere un senso di drammaticità e mistero.

La digitalizzazione della difesa nazionale, iniziata con la prima guerra del Golfo, ha trovato nella guerra in Ucraina il suo punto di non ritorno. In questi anni è diventato evidente che la grande quantità di dati che produciamo ogni giorno unita all’intelligenza artificiale (IA) ha una notevole importanza nei processi decisionali e operativi della difesa e sicurezza nazionale: dall’intelligence alle operazioni cibernetiche a quelle cinetiche (i veri e propri combattimenti). Tuttavia, al potenziale dell’IA si accompagnano seri rischi etici, sociali e legali, che spaziano dalle difficoltà di attribuire la responsabilità per le azioni compiute dai sistemi IA alla loro limitata predicibilità e sicurezza, al problematico rapporto tra uso dell’IA nella difesa e Teoria della Guerra Giusta. Se la difesa è il banco di prova del rispetto dei valori democratico-liberali, l’adozione dell’IA in questo settore non può prescindere da una valutazione di tipo etico per un suo sviluppo responsabile.
Mariarosaria Taddeo presenta un’analisi concettuale e sistematica dei problemi che derivano dall’uso dell’IA, aprendo il dibattito su opportunità e rischi per la difesa e offrendo raccomandazioni pratiche a decisori politici e professionisti. Perché senza una governance etica dell’IA sarà impossibile mitigarne la pericolosità.

 

L’autrice

Mariarosaria Taddeo è docente di Digital Ethics and Defence Technologies all’Oxford Internet Institute dell’Università di Oxford. I suoi studi vertono sull’etica e la governance delle tecnologie digitali, in particolare nel campo della sicurezza nazionale e della difesa.

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