
Sette animali artici incontrati durante le grandi esplorazioni del passato, sette storie di adattamento e sopravvivenza. E noi che strada seguiremo?
È il 1596 quando l’esploratore olandese Willem Barents affronta per l’ultima volta le regioni artiche. Vuole arrivare fino in Cina, una via oggi facilmente percorribile in estate, ma la sua nave rimane intrappolata nei ghiacci. Non ci saranno superstiti: quella terra appartiene agli orsi polari. Forse, siamo noi umani la «specie erratica» per eccellenza, di quelle avvistate sporadicamente in luoghi che di solito non abitano, e non gli uccelli che perdono la rotta: basta cambiare il punto di vista. Come fa Frank Westerman, componendo un bestiario di sette specie artiche che in Barents si imbatterono: narvalo, lemming, anguilla, oca colombaccio, orso polare, renna e granchio reale. Scoprendo che la natura e la storia spesso sono più improbabili delle favole.
Frank WESTERMAN
Nato a Emmen, nei Paesi Bassi, nel 1964, giornalista e inviato a Belgrado, Mosca e nelle zone più calde del pianeta, si è affermato come un «formidabile scrittore-inchiestatore dall’ostinata passione conoscitiva e dall’inesauribile curiosità» (Goffredo Fofi). Con i suoi romanzi reportage sui temi di razzismo, cultura, identità e potere «Westerman ricorda Chatwin e Kapuściński. Come loro ha elevato l’autore giornalista e viaggiatore a brillante e magico narratore» (The Times).
TRADUZIONE DI: Francesco Panzeri
PP. 416
NAZIONE: Paesi Bassi
COLLANA: Gli Iperborei
NUMERO DI COLLANA: 401
ISBN: 9788870917178
PREZZO DI COPERTINA: € 20,00
