Un thriller tra fede, potere, manipolazione e segreti millenari

Quando il corpo del celebre studioso francescano Quirico Malatesta viene ritrovato in circostanze misteriose, parte una caccia serrata alla verità. A condurla è Veronica, giovane cronista, madre single dal passato difficile, che si ritrova invischiata in un intrigo che la porterà a sfidare i segreti più inaccessibili della Chiesa cattolica. Aiutata dalla figlia Emanuela, brillante adolescente, e da un ruvido collega, Veronica segue una pista insanguinata che la conduce fino al cuore degli archivi vaticani. Ma cosa ha scoperto davvero padre Malatesta prima di morire? E perché qualcuno è disposto a tutto, anche a uccidere, pur di seppellire certi segreti? Tra complotti, silenzi millenari, lotte interne alla Chiesa e l’ombra lunga del dubbio sulla più discussa reliquia della cristianità, il thriller si snoda come un enigma serrato. L’ombra della Sindone è molto più di un giallo: è una riflessione sull’autenticità, sulla fede, sul potere e sull’ossessione per la verità in un’epoca in cui tutto – anche il sacro – può essere manipolato.

Incipit: «Nell’anno del Signore 2033 la Resurrezione verrà celebrata il 17 aprile. L’annuncerà una luna pienamente lieta, la prima a far capolino – dopo l’equinozio di marzo – nel cielo di Gerusalemme, alla sommità dell’emisfero boreale. Per le nazioni che adottano il calendario gregoriano, il 2033 – MMXXXIII in numeri romani – sarà un anno solare scandito dall’avvicendarsi delle stagioni, suddiviso in 365 giorni o in dodici mesi di durata ineguale, da 28 a 31 giorni. Il 2033 non può cadere in un anno bisestile: i 366 giorni evocherebbero il numero della Bestia. Il duemilatrentatreesimo anniversario della vittoria di Cristo sulla morte coinciderà con il trentatreesimo anno (nonché quarto anno degli anni trenta) del terzo millennio, iniziato allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre 1999. Il 2033 corrisponderà al duemilasettecentoottataseiesimo anniversario della fondazione di Roma, al sesto millennio del calendario ebraico (la cui data, mobile, cadrà nel 5792 o nel 5793) e al secondo millennio del calendario islamico (il 1454 o il 1455, a seconda del peregrinare della luna). Il 2033 albeggerà subito dopo lo Shabbat ebraico, affinché nessuno dimentichi l’Altissimo». (Anonimo riminese

 

Edoardo Crisafulli (Rimini, 26 aprile 1964) dal 2001 è addetto culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Dal 2023 dirige l’Istituto Italiano di Cultura di Almaty (in Kazakistan). Ha diretto gli Istituti Italiani di Cultura di Kiev, di Haifa (durante la seconda Guerra del Golfo, l’Intifada e la guerra di Hezbollah contro Israele), di Damasco (agli inizi della guerra civile) e di Beirut (quando incombeva la minaccia terroristica dell’ISIS). È stato inoltre vicedirettore dell’Istituto di Cultura a Tokyo. I suoi ultimi libri sono La Kamikaze e altri racconti del passaggio (Rubbettino, 2016) e Trentatré ore. Diario di viaggio dall’Ucraina in guerra (Vallecchi, 2022).

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