Resoconto dell’evento: Celebrazione del 60° anniversario delle relazioni tedesco-israeliane presso il Museo Storico

 

Il Museo Storico di Saarbrücken ha ospitato un significativo evento celebrativo in occasione del 60° anniversario delle relazioni tedesco-israeliane. La manifestazione, che ha attirato un vasto pubblico, ha offerto un mix di discorsi politici, riflessioni personali e performance artistiche.

Un’ombra sulla serata è stata l’assenza, dovuta a motivi di salute, del Prof. Dr. Herbert Jochum, Presidente cattolico della Christlich-Jüdischen Arbeitsgemeinschaft des Saarlandes, il cui contributo al dialogo tra le nazioni è universalmente riconosciuto. Nondimeno, la serata si è rivelata ricca e illuminante.

I discorsi dei politici e dei rappresentanti statali presenti si sono distinti per una notevole franchezza e concretezza. Lungi dall’utilizzare formule diplomatiche, è stata data voce aperta alla situazione attuale, che non sempre offre le migliori premesse per l’ulteriore sviluppo delle relazioni. Il tono generale è stato caratterizzato dall’ammonimento a non dimenticare il passato e a trarne insegnamenti per plasmare attivamente il futuro.

Sono intervenuti, secondo il programma:

  • Dr. Carolin Lehberger, Direttrice del Regionalverband Saarbrücken
  • Patrick Berberich, Assessore all’Edilizia in rappresentanza del Sindaco della città di Saarbrücken
  • Dr. Peter Henkel, Direttore del Museo Storico di Saarbrücken
  • Evgenij Mrinski, Direttore della Comunità Sinagogale di Saarbrücken
  • Tzvi Avni, Compositore (ospite d’onore)

Particolarmente degno di nota è stato il contributo dell’ospite d’onore, Tzvi Avni, che ha toccato il pubblico con i suoi ricordi personali dell’infanzia a Saarbrücken e il suo profondo legame con la lingua tedesca.

Tzvi Avni, (Saarbrücken, 1927), è un compositore israeliano. La sua infanzia a Saarbrücken è stata bruscamente interrotta dalle persecuzioni naziste, che costrinsero la sua famiglia a emigrare in Palestina nel 1935. Nonostante le traumatiche esperienze, Avni ha mantenuto un legame complesso e profondo con la cultura tedesca. La sua musica, spesso caratterizzata da un linguaggio modernista e da un’esplorazione di temi ebraici e mediorientali, riflette anche le tensioni e i dialoghi culturali. Avni è considerato una figura chiave nella musica israeliana contemporanea, con un ampio catalogo di opere che spaziano dalla musica sinfonica alla musica da camera, dalla musica elettronica alla musica per il teatro e il cinema. La sua presenza all’evento ha rappresentato un ponte tra passato e presente, tra memoria e speranza.

Le sue narrazioni hanno conferito alla serata una dimensione umana e hanno sottolineato l’importanza delle relazioni interpersonali nel contesto della ragion di stato.

Anche le performance artistiche hanno riscosso grande successo. La serata è stata accompagnata musicalmente dal Prof. Dr. Kolja Lessing (pianoforte) e Robert Rülke (violino), che hanno eseguito opere selezionate dal catalogo di Tzvi Avni e Issay Dobrowen. I contributi musicali e performativi sono stati accolti dal pubblico con calorosi applausi. Gli artisti, con il loro talento, hanno saputo elevare le dimensioni emotive e culturali delle relazioni tedesco-israeliane a un livello diverso.

L’ospite d’onore, Tzvi Avni, quasi novantottenne, ha dominato la serata con la sua presenza e le sue acute osservazioni. La sua esperienza di vita e il suo impegno per la comprensione tra i popoli hanno profondamente colpito i presenti.

Al termine della parte ufficiale dell’evento, le conversazioni sono proseguite in un’atmosfera rilassata. Gli ospiti hanno approfittato dell’occasione per scambiarsi opinioni in modo informale e approfondire i temi discussi.

Elisa Cutullè

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