Pippi è affezionata al suo ciuccio, lo conosce da quando era piccolissima. Ora però Pippi è un po’ cresciuta e il ciuccio non le serve più come una volta, ma… dove posarlo per non perderlo? Ecco la soluzione! Una casetta tutta per lui!
Non sempre il momento di abbandono del ciuccio da parte dei bambini è un passaggio facile e indolore sia per loro che, di conseguenza, per i loro genitori. Talvolta i bimbi fanno una grande fatica anche perché vengono scelte strategie troppo brusche che non tengono conto delle emozioni ma con un approccio dolce e condiviso l’operazione è sicuramente più facile e indolore.
Questo libro aiuta quindi i bambini a limitare gradualmente l’utilizzo del ciuccio, fino a non averne più bisogno. La storia della piccola Pippi racconta che si può arrivare a salutare il ciuccio con serenità, senza pianti e fatica per il bimbo e per i genitori.
«Nella storia – spiega Giorgia Cozza – il ciuccio viene considerato come un amico, un oggetto a cui Pippi è affezionata. Il suo legame con il ciuccio e le sue emozioni sono presi in considerazione e rispettati. I genitori e la nonna non giudicano mai Pippi e non la rimproverano perché utilizza ancora il ciuccio. Pippi non viene mai definitiva troppo “grande” e non si fanno confronti con altri bambini che non usano più il ciuccio. Al contrario, nella storia si sottolineano le risorse interiori del bambino che può arrivare a utilizzare il ciuccio sempre meno senza forzature o insistenze da parte dell’adulto. I genitori propongono, infatti, soluzioni e sono disponibili ad ascoltare le proposte di Pippi. L’obiettivo di questo albo, quindi, – continua l’autrice – è quello di suggerire al piccolo lettore insieme a un genitore a creare un “rifugio” per il suo ciuccio, con materiali di recupero e fantasia. La condivisione di un’attività con mamma e papà fa sì che il bimbo sperimenti emozioni positivi e associ quelle sensazioni alla casetta per il ciuccio e a tutto il percorso di graduale riduzione dell’utilizzo del ciuccio».
Si tratta di un libro utile a tutti i bambini che usano molto il ciuccio e devono ridurne gradualmente l’utilizzo sia per età o per indicazioni del dentista/pediatra. Inoltre, avvicina già anche i più piccoli all’idea che un giorno, anche se non subito, il ciuccio non sarà più necessario e sarà più semplice e spontaneo abbandonarlo quando sarà il momento.
La storia consente al bambino di immedesimarsi e ritrovarsi nelle emozioni e nelle esperienze della piccola protagonista. Allo stesso tempo offre degli spunti di riflessione e degli esempi pratici ai genitori per accompagnare il loro bambino nel percorso che lo porterà ad abbandonare il ciuccio.
«La modalità proposta nel libro – aggiunge Cozza – rende il bambino protagonista attivo del cambiamento. Il bimbo non subisce la decisione presa dagli adulti ma con il loro aiuto arriva gradualmente a raggiungere l’obiettivo. Laddove possibile, proporre i cambiamenti con gradualità dà il tempo al bambino di prepararsi e abituarsi pian piano alla nuova realtà. Non per forza il saluto al ciuccio deve comprendere pianti, proteste e rimproveri. Un percorso rispettoso dei tempi e dei bisogni emotivi dei più piccoli può essere vissuto con serenità da tutti i membri della famiglia».
Giorgia Cozza è una giornalista ed esperta di infanzia, e collabora con siti e riviste specializzate nel settore materno-infantile. È autrice di diversi libri di successo per grandi e piccini, per affrontare le prime fondamentali tappe della crescita. Per Fabbri ha pubblicato anche Le sette storie del coraggio per crescere bambini felici e Mamma, raccontami il tuo amore.
pp 40 – € 15,90 – Dai 2 anni