
Dopo il viaggio tra mille peripezie, un destino ancora sospeso.
Cosa succede in un luogo in cui, come dicono tutti, non accade nulla? È tutto dentro un ex motel di una periferia urbana, che parla però per migliaia di luoghi di accoglienza e di confinamento come questo. Nelle sue quindici stanze si svolgono le storie delle persone che le hanno abitate. E dagli spazi di quotidianità si dipana l’intreccio di ricordi, abitudini, gusti, paure, speranze e aspirazioni di quegli abitanti precari. Sono quasi tutti ragazzi di vent’anni, richiedenti asilo, sopravvissuti a viaggi detti della disperazione, ancora e sempre in attesa di sapere se avranno il permesso di vivere nel paese in cui sono ormai da anni. Basato su un paziente lavoro etnografico, il libro racconta la vita d’ogni giorno dei migranti con le loro stesse parole, fatte di desideri e di frustrazioni, di sogni e di incubi, di presenza e di assenze.
Paolo Boccagni insegna Sociologia, Diversità e relazioni interculturali all’Università degli Studi di Trento.