Fin dalla sua indipendenza dal Regno Unito nel 1960, la Nigeria è vissuta in uno stato di crisi permanente. Il collante per questo paese, diviso ma con «l’ossessione dell’unità nazionale», è stata la dipendenza dal petrolio, che ha però eroso istituzioni e sviluppo economico-sociale e portato corruzione, colpi di stato, disastri ambientali. Sotto molti aspetti l’arrivo della democrazia, nel 1999, non ha migliorato le cose: si stima che cento milioni di nigeriani, la metà della popolazione, vivano sotto la soglia di povertà. Soprattutto, è la violenza diffusa a dipingere un quadro sconfortante: dai terroristi di Boko haram ai nuovi movimenti secessionisti armati, fino alla piaga dei rapimenti, che miete sempre più vittime e può colpire chiunque. Come si vive in un paese in cui lo stato è, nel migliore dei casi, assente? In cui manca la corrente sei mesi all’anno, la sanità e l’istruzione pubbliche sono inesistenti e l’esercito, schierato in ognuno dei 36 stati che formano la federazione, non riesce a contenere la violenza?
PAGINE: 192
PREZZO: 19,50 €
AUTORI: Chimamanda Ngozi Adichie, Joey Akan, Abdulkareem Baba Aminu, A. Igoni Barrett, Abubakar Adam Ibrahim, Cheluchi Onyemelukwe, Kechi Nomu, Noo Saro-Wiwa, Max Siollun, Maite Vermeulen
COLLABORATORI: Simone Bertuzzi, Nnamdi Ehirim, Chiara Piaggio
FOTOGRAFIE: Etinosa Yvonne
ILLUSTRAZIONI: Edoardo Massa