Tematiche sociali importanti per il 7° KALAT NISSA FILM FESTIVAL

Tre giorni di grande spettacolo e ospiti di spessore con 17 corti in finale e eventi culturali per tutti i gusti: musica, danza, teatro, workshop, percorsi enogastronomici  e molto altro, accompagnati da prestigiosi ospiti. Ben 1318 lavori da 76 paesi di tutto il mondo.

Negli stessi giorni nei quali i capi di Stato si stanno riunendo nel G7 a Taormina per discutere di molteplici aspetti dell’organizzazione mondiale, a Caltanissetta si verifica una spontanea e naturale riunione di quella che può sembrare la celebrazione di un’ideale pace, con la presenza tra i finalisti del Festival internazionale del Cortometraggio Kalat Nissa di numerosi registi provenienti da tanti paesi tra cui la Siria (Julie Nakazi), l’Ungheria, la Spagna (Emilia Ruiz), la Scozia (Eric Romero), la Polonia.

Nell’ambito del festival cinematografico, una categoria fissa che caratterizza anche l’attività dell’Associazione Laboratorio dei sogni, è quella titolata “Io diverso da chi?”, il premio conferito al miglior cortometraggio che risponda alla tematica sociale dell’integrazione, nella sua più ampia accettazione, nella valorizzazione delle diversità o delle disabilità, contro le intolleranze, i pregiudizi ed i luoghi comuni.

Quest’anno si sono iscritti a questa categoria 260 corti su 1318 totali.

Ogni regista partecipante, ma anche qualche ospite in particolare è la tessera di un mosaico che con il suo vissuto sembra spontaneamente rientrare nell’ambito di questa tematica.

Quattro storie, tra le tantissime altre, si  intrecceranno nella 7° edizione del Kalat Nissa Film Festival:

  • JULIE NAKAZI, regista siriana presente al Festival e finalista con corto di animazione “The effect of social media”. Un’appassionata artista concettuale, graphic designer, illustratrice ed artista digitale che aspira a creare progetti per connettere le persone e scambiare idee. Julie Nakazi, anche fan dell’Arte Psichedelica, ama esplorare nuovi campi creativi e farsi strada attraverso approcci innovativi come parte delle sue specialità artistiche ed è per questo che il suo lavoro è molto diversificato.

La giovane regista confessa nella sinossi che accompagna il corto che l’idea che ha ispirato il suo corto rappresenta un aspetto delicato della società, poiché la tecnologia, i media e i siti di social network stanno interessando la nostra vita e assorbendo molto del nostro tempo. Gli svantaggi si creano quando la gente abusa dei media e gli effetti negativi si riversano sulla nostra società, nelle relazioni tra le persone. Al giorno d’oggi la dipendenza da social ci sta distruggendo e sta aumentando, ancor più, la distanza tra le persone. Il progetto di questo corto è stato realizzato per mostrare quanto possiamo essere fagocitati dalla tecnologia, in qualche modo una satira di come la gente si perde volentieri nei social media come Facebook e Twitter.

  • La storia di BLERI DERVISHI, il ventitreenne vincitore dell’edizione 2015 del format televisivo europeo Masterchef, “un albanese dei gommoni”.

https://www.facebook.com/KalatNissaFilmFestival/videos/1622046491169325/

Nei primi quattro anni di vita, il padre era già in Italia e lui abitava a Korca con la mamma e i nonni. Sbarcato a Otranto, due notti a dormire per terra e sei mesi in una vecchia stalla abbandonata in Umbria, vicino a dove il padre lavorava come boscaiolo. Col tempo, la famiglia passa in casa prima a Fabro (Tr) e poi a Chiusi, nella Valdichiana senese; la madre inizia a fare le pulizie nelle case degli italiani, i figli ad andare a scuola e tutti finalmente ottengono il permesso di soggiorno. Alle superiori Bleri fa cinque anni di istituto alberghiero, durante i quali inizia ad asciugare i piatti in un ristorante della zona.

Fino a Masterchef Albania: convocato a Tirana per un provino, piatto dopo piatto nel febbraio 2015 ha finito per vincere. Un ragazzo che ha solo 23 anni e “tecnicamente” è un “ex clandestino”. Oggi Bleri lavora nel bellissimo Relais Monaci di Terre Nere a Zafferana Etnea di Proprietà del Dott. Guido Alessandro Coffa e sogna di ottenere la qualifica di cuoco stellato, per questo ha accolto con molto piacere l’invito-sfida “cinegustologica” del Presidente dell’Associazione Laboratorio dei sogni di Caltanissetta, Fernando Barbieri a partecipare con il suo estro ai percorsi degustativi a tema che fanno sposare in modo originalissimo il cibo con degli elementi cinematografici evocativi nella bellissima location di ristorazione del Festival: il ristorante nisseno ‘900.

 

  • ERIC ROMERO, regista in nomination nella categoria “Io diverso da chi?” con il corto “Lethe”, fa sapere in un’intervista di essersi ispirato nel passato con un altro lavoro al tema dell’immigrazione, aggiungendo: “Sono un immigrato che vive in Gran Bretagna ed è un argomento universale. Ho sempre sentito l’accoglienza in Scozia, che è un posto incredibile, probabilmente il Canada d’Europa … Perché, dopo tutto, che cosa rende una persona un immigrato? Sembra una semplice domanda, ma se si pensa bene a questo argomento la risposta è abbastanza complessa”.

A Caltanissetta vi sarà la premiere mondiale del Cortometraggio “Lethe”, il giorno 26 maggio 2017 alle 20:30 in occasione del Kalat Nissa Film Festival presso il Teatro Margherita e il giorno dopo il Corto di Eric Romero sarà proiettato al Festival d Alicante.

 

https://www.youtube.com/watch?v=-0LzPPY4ahc

 

  • EMILIA RUIZ, regista spagnola che concorre al Kalat Nissa Film Festival con il corto “Yndios y vaqueros”, nel quale attraverso gli occhi di un bambino di soli cinque anni si rappresenta al mondo intero un agghiacciante spaccato della società attuale. Il far west prende vita apparentemente in un gioco, ma nella realtà con un diverso epilogo.

www.almeriawesternfilmfestival.es/project/indios-y-vaqueros/

Nella categoria: “Io, diverso da chi?” i concorrenti in nomination sono:

–       La Viaggiatrice, del regista Ennese Davide Vigore (Direttore della Fotografia Daniele Ciprì).

–       Lettere a mia Figlia, di Giuseppe Alessio Nuzzo, con la partecipazione nel Cast del Maestro Leo Gullotta

–       Lethe, di Eric Romero

–     Una bellissima bugia, del regista Lorenzo Santoni e prodotto da Francesco Falaschi per Scuola di Cinema Grosseto. Un film su un tema importante, la disabilità vista da chi la conosce in prima persona e sa raccontarla con cuore e tecnica.

Gli eventi sono a ingresso gratuito.

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