Come nei primi due romanzi di Laurent Mauvignier, Lontano da loro e La camera bianca, anche ne I passanti, i monologhi in prima persona ruotano intorno a un evento drammatico e doloroso: lo stupro subito da Claire, che però non viene mai nominato. Mauvignier preferisce definirlo per confine, tramite la descrizione di due vite di solitudine e sofferenza narrate a voci alterne: da una parte la vicina di casa e amica di Claire e dall’altra l’uomo che ha violentato Claire una sera di ritorno dalla piscina. Entrambi costruiscono la propria immagine a partire dall’evento drammatico dello stupro. Mauvignier utilizza da maestro il cesello del linguaggio per intagliare due figure, il colpevole e l’amica della vittima, contrassegnate da un infinito senso di inadeguatezza, soffocate dalla solitudine e dalla mancanza di senso, che nella distanza dal mondo si fanno sempre più vicine.
aurent Mauvignier è uno degli scrittori francesi più apprezzati dal pubblico e dalla critica. Ha all’attivo sei romanzi, tra i quali Apprendre à finir (Editions de Minuit, 2000, Prix Wepler e Prix Livre Inter nel 2001), e Dans la foule (Editions de Minuit, 2006, Prix Fnac). Di Mauvignier sono usciti in Italia: La camera bianca, Zandonai 2008, Lontano da loro, Zandonai 2009, Degli uomini, Feltrinelli 2010, Storia di un oblio, Feltrinelli 2012
Francia
Collana formelunghe
ISBN: 978-886-110-093-0 | Pagine: 192 /brossura
Traduzione: Angelo Molica Franco
euro 14 / ORNO DELLA ME