Concerto di Gianna Nannini ad Esch (Lussemburgo)

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La prima volta che incontrai Gianna risale a ben 25 anni a Neunkirchen. Di passaggio con la famiglia colsi note conosciute nell’aria e chiesi di fermarmi. E lì su palco c’era lei, Gianna, che stava provando per lo spettacolo serale. Quando si è resa conto che  noi eravamo lì. Scese dal palco per chiacchierare con noi: ci chiese di dove eravamo cosa facevamo e, visto che non c’erano autografi a portata di mano, ci fece l’autografo sullo scontrino.

Una star senza “allure” da star: una cantante che si rendeva conto che, se non si conoscono i fan e non si stabilisce un vero rapporto con i fan, si rimane solo una meteora. E che lei una meteora non lo sia rimasta lo prova il fatto che da allora fino ad oggi, nel 2013, si continua a parlare di Gianna Nannini ed ad andare ai suoi concerti.

Alla tappa della Rockhal di Esch sur Alzette in lussemburgo (ultima tappa “Ufficiale” dell’Inno Tour iniziato nel marzo 2013, c’era i fan storici di Gianna ma anche le nuove generazioni di teenager, dimostrazione del fatto che la musica, se fatta bene, riesce ad attrarre un pubblico libero dai vincoli di età.

Una Gianna piena di energia, che, oltre alle canzoni del suo ultimo album Inno (registarto nel 2012 e pubblicato nel gennaio 2013) ha riproposto  brani storici come Meravigliosa Creatura, Bello e Impossibile, Fotoromanza e, canzone adatta per una delle patrie ufficiali dell’Europa,  ragazzo dell’Europa”. Il concerto si è concluso con il brano Inno, dedicato all’attrice e autrice teatrale Franca Rame scomparsa il giorno prima.

 

Elisa Cutullè

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