Omaggio a Nassiriya Una giornata dall’aria antica, di Antonella Serrenti

nassi

Non è mai facile raccontare un ricordo sfuggente, la memoria che tutti noi tendiamo a lasciar andare perché troppo dolorosa è sempre un ostacolo, scriverla e poi leggerla può rappresentare un’impresa.
Ma, dopo 13 anni dalla tragedia di Nassiriya, la Graphe.it edizioni decide di dare voce a quel dolore attraverso l’attenta penna di Antonella Serrenti. Scrittrice e mamma di un soldato che era lì, di stanza a Nassiriya. Una donna che fino a quando non ha avuto la certezza che la vita era ancora parte della sua realtà non sapeva di poter concedersi un altro respiro.
Ma Antonella non racconta solo la sua storia, raccoglie in Una giornata dall’aria antica anche racconti di altri scomodi protagonisti, altri molto diversi da lei ma che in comune hanno tutti quell’incubo, quel 12 novembre 2003.

Antonella Serrenti accompagna il lettore in un viaggio nella memoria, lo fa prendendolo per mano e portandolo di casa in casa, dal dolore all’indifferenza, fino al cinismo della politica. Partendo dalla sua reale storia si intreccia ad altre vite, immagina la sofferenza, l’ansia e la paura. Ma la sensibilità di Antonella va oltre al dolore italiano, e nel momento della conclusione abbraccia anche il piccolo Zarif, troppo piccolo per comprendere il male del mondo adulto.

L’AUTRICE
Antonella Serrenti è nata nell’isola di Sant’Antioco, in Sardegna. Ama leggere ma anche scrivere; premiata in concorsi letterari, ha appena ultimato una raccolta di racconti e ha pubblicato numerosi racconti brevi per il blog GraphoMania. Per La Graphe.it edizioni ha scritto Il pane carasau – Storie e ricette di un’antica tradizione isolana.

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