Romeo und Julia (I Capuleti e i Montecchi)

Il 20 Gennaio 2012 è stata messa in scena, per la prima volta, l’opera concertante di Vincenzo Bellini allo Staatstheater di Saarbrücken.

Rappresentata in prima assoluta l’11 Marzo 1830 al Teatro La Fenice di Venezia, è un’opera in due atti e 6 quadri con musiche di Vincenzo Bellini e libretto di Felice Romani.
Rifacendosi alla celebre tragedia raccontata da Shakepeare questa versione è, a dire il vero, stata scritta in poco più di un mese il che ha costretto il napoletano Bellini, non solo a rifarsi a sue precedenti composizioni ma anche a doverle rileaborare ed adattare ai personaggi sulla scena.
Potrebbe essere definito il punto di massima espressione delle strutture operistiche con una chiara struttura che, tuttavia non annoia.
Dopo la sua prima messa in scena l’opera ha dovuto subire diversi stravolgimenti ed “accettare” di vedere modificato il duetto finale, considerato troppo esibizionista per l’epoca.
Nel XX secolo la parte di Romeo, scritta per voce femminile (mezzosoprano) è stata affidata per diverso tempo ad un tenore (l’esempio più famoso è la registrazione del 1966 con Claudio Abbado). Verso la fine del XX secolo, tuttavia, ritorna l’interesse a rappresentare l’opera nella sua struttura e nelle sua parti originali e la parte di Romeo viene riaffidata a una donna (registrazione del 1985 diretta da Riccardo Muti).
Non si capisce come mai ai giorni d’oggi ci sia ancora difficoltà a vedere in scena una donna a rappresentare la parte di Romeo. È pur vero che, all’atto della composizione, la parte è stat concepita per una donna perché Bellini doveva e voleva compiacere le sue primedonne, ma avere la parte trasposta in tonalità da tenore fa perdere molto del colore e della struttura del suono.
Questo, tuttavia, non è stato il caso della messa in scena di Saarbrücken in cui, nonostante nessuno dei cantanti fosse di origine italiana, la rappresentazione musicale (che dava più l’aria di un concerto che di un’opera) è riuscita ad emozionare il pubblico e a trasmettere alla giovane ceca, Tereza Andrasi (Romeo) la conferma di avere appieno fatto suo il sentimento struggente di un amore destinato all’ultraterreno.

Elisa Cutullè

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *