LA CURA di Luca Landò / In libreria

Chiarelettere Reverse _ pagine 300 prezzo 16 euro

 

L’Italia è un corpo malato e come tale va trattato: occorre fare una cartella clinica che riporti l’esito degli esami, la diagnosi e la terapia. Ci voleva un ex ricercatore in neurobiologia per individuare in maniera scientifica le principali malattie che ci impediscono di correre. Dall’insufficiente ormone della crescita all’Alzheimer che incombe sulla nostra ricerca.

Un approccio unico, un’idea semplice. L’originalità del libro consiste infatti nel paragonare gli affanni dell’Italia ad alcune delle più note malattie dell’uomo che, descritte in modo essenziale all’inizio di ciascun capitolo, aiutano a chiarire i problemi della nostra società e della nostra economia, nella speranza di trovare, tutti insieme, il modo migliore per curarli. Perché l’obiettivo, al di là del gioco e della metafora, è spingere ciascuno di noi a comprendere che la salute di questo grande corpo non dipende da un destino testardo o da poteri misteriosi, ma dalle “cellule” che lo compongono. Siamo noi, con le nostre scelte e i nostri voti (compresa l’illusione di “non votare”), che decidiamo a quale dottore consegnare la salute del nostro paese. Conoscere le malattie che lo affliggono e le cure di cui ha bisogno è il modo più efficace per scegliere il medico migliore.

 

Luca Landò, neurobiologo cellulare e giornalista, ha lavorato presso la University of California di Berkeley occupandosi di trasmissione sinaptica. Membro della Society for Neuroscience e della Biophysical Society, ha pubblicato le sue ricerche su alcune delle più importanti riviste scientifi che internazionali. Ha raccontato la sua esperienza di ricercatore all’estero nel libro “Ne ho ammazzati novecento. Confessioni di un tagliatore di teste” (Baldini&Castoldi).

Ha lavorato come giornalista scientifico prima presso “il Giornale” di Indro Montanelli e poi a “La Voce”. Alla chiusura del quotidiano, nel 1995, è entrato in Baldini&Castoldi come capo ufficio stampa e in seguito come direttore editoriale della casa editrice e della rivista “Linus” al fianco di Oreste del Buono. Nel 2001 è vicedirettore de “l’Unità” e direttore del sito internet del giornale, nel 2013 direttore di entrambi fino al 2014. Appassionato di vela, ha vinto un campionato mondiale, un titolo europeo e uno italiano. Ha scritto “Il Moro tradito” (Baldini&Castoldi), dedicato all’avventura e alla mancata vittoria del Moro di Venezia di Raul Gardini e Paul Cayard all’America’s Cup di San Diego, nel 1992.

 

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